- Quinta lettera dell'alfabeto romano, in cui occupa lo stesso posto che questo simbolo occupava nell'alfabeto fenicio; in questo, però, e negli alfabeti semitici da esso derivati, non indicava la vocale, [...] in sanscrito ā (dadhāmi), all'ĕ (ϕέρω, fĕro) ă (bharami). Quelle e che il sanscrito possiede risalgono a dittonghi indoeuropeì (ai̯, ei̯, oi̯).
Nella storia delle singole lingue si hanno alterazioni molteplici. In alcuni dialetti greci, al comune η ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] e mulier «donna», diffusi in tutta l’area italiana (AIS 1928-1940: 72);
(ii) vedovo, vedova, dal lat. vidua (indoeuropeo *widhewā), tipo diffuso in tutta la Penisola, benché nel Meridione siano usati anche i tipi cattivo e cattiva (dal lat. captivus ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] , J. Hubschmid e altri hanno raccolto una ragguardevole quantità di materiali mal congruenti con un quadro latino o indoeuropeo, per es. serie lessicali formate da bisillabi a prevalente vocalismo /a/: ganda «sfasciume di sassi», pala «pendio erboso ...
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tabu Proibizione di carattere magico-religioso nei confronti di oggetti, persone, luoghi considerati di volta in volta sacri, oppure contaminanti, impuri e dunque potenzialmente pericolosi.
Un genere [...] larga diffusione si riscontra presso i popoli di interesse etnologico. Sembra legittimo postulare l’esistenza di t. per i più antichi tempi indoeuropei: si ritiene infatti che la presenza del t. giustifichi nel modo più valido la mancanza di una base ...
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PELOPONNESO (ἡ Πελοπόννησος, Peloponnesus; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Margherita GUARDUCCI
Guido MARTELLOTTI
Gaetano DE SANCTIS
Il maggiore, e il più tipico, degli aggetti peninsulari della [...] ammettendo che gli Achei non siano altri che i Micenei, pensano che i Dori siano una nuova ondata di genti indoeuropee le quali sarebbero scese nel Peloponneso circa il sec. XII portandovi la cosiddetta civiltà geometrica, le cui tracce più notevoli ...
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Storico, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Partecipò alle Cinque giornate di Milano; repubblicano e federalista, dovette però cedere il campo ai moderati filo-piemontesi [...] " furono riprese e sviluppate da G. I. Ascoli; notevoli, inoltre, le critiche mosse alle teorie delle migrazioni dei "popoli" indoeuropei, formulate dalla prima linguistica romantica (critiche confermate dall'ulteriore sviluppo della linguistica ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] casa diventa la sede del culto degli antenati (Cina) ed è sacra specialmente in virtù del fuoco sul focolare. Nei paesi indoeuropei il focolare è una specie di centro irradiatore di forze; il suo calore è una forza che garantisce tutte le cose buone ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione al mito e alla religione di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione romana non possiede racconti [...] passato già remoto al tempo che chiamiamo antico – avesse invece un atteggiamento più fiducioso. “Come tutti gli altri popoli indoeuropei” – scriveva – “anche i Romani, all’inizio, hanno ammantato di miti i loro dèi e basato lo scenario periodico dei ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] si diffuse in I. e fu accolto da popoli alloglotti (qualche parola dal sostrato mediterraneo, anteriore alla venuta degli Indoeuropei, alcune etrusche, celtiche, osco-umbre).
Un gruppo numeroso di parole latine non si è trasmesso con ininterrotta ...
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GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] , che hanno durato per alcune centinaia d'anni, portarono nelle varie regioni della Gallia i Celti. Erano essi pure degl'Indoeuropei; prima di spandersi per la Gallia, fondarono una grande nazione renana, da una parte e dall'altra del Reno. L ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
urrita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Degli Urriti (o Hurriti, o anche Orrèi, dal nome ebr. Ḥōrīm), popolazione insediata già dalla fine del III millennio a. C. in Mesopotamia e quindi nella Siria settentr. e nell’Armenia, e annessa nel...