potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] scopo (b). Tutto ciò costituisce quell'importante capitolo della fisica matematica noto come teoria del p., che si sviluppò sul finire del (A), e il p. magnetico d'induzione, con le dimensioni dell'induzione magnetica per la lunghezza e quindi unità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Peano
Clara Silvia Roero
Negli ultimi decenni dell’Ottocento e nei primi del Novecento le ricerche matematiche, logiche e linguistiche di Giuseppe Peano ebbero una straordinaria eco internazionale. [...] il liceo Cavour. Nel 1876 si iscrisse al corso di laurea in matematica e si laureò con il massimo dei voti il 16 luglio 1880 suo elemento, contiene tutti i numeri (principio di induzione completa). Oggetto di perfezionamenti e modifiche, i postulati ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] ANM] Il termine c. è usato nelle varie parti della matematica, spesso con opportune qualificazioni, a volte anche da solo. antenna dipolare il c. vicino è individuabile nel c. di induzione, ove non si ha propagazione efficace di energia, in contrapp ...
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BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola di matematica dell'università di Pavia, [...] funzione che ha, rispetto al problema dell'induzione magnetica, lo stesso ufficio e carattere della funzione 2, XXXIV (1901), pp. 57-10; L. Cremona, Commemor. di E. B., in Opere matematiche di E. B., I, Milano 1902, pp. IX-XII; W. W. Rouse Ball, Hist ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] dell'acqua o quella dell'ammoniaca) e dei campi d'induzione magnetica, che non ammettono sorgenti scalari (poli) e quindi di rotazione. ◆ [INF] M. normalizzato: funzione matematica usata per descrivere il processo di riconoscimento delle forme: ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Blaise Pascal
Daniel Fouke
Blaise Pascal
Blaise Pascal (1623-1662) nacque a Clermont-Ferrand. Dopo la morte della madre, nel 1626, il padre Étienne, uno stimato [...] campo dell'idrostatica fu seguito da un ulteriore lavoro in campo matematico. Nel 1654 intraprese con Pierre de Fermat uno scambio epistolare Pascal fornì una rigorosa spiegazione del principio dell'induzione completa.
Nel 1658, Pascal si dedicò ad ...
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BETTI, Enrico
Nicola Virgopia
Nacque a Pistoia il 21 ott. 1823; compiuti qui gli studi classici, si laureò in matematica nel 1846 presso l'università di Pisa, dove ebbe come maestro O. F. Mossotti. [...] a generatrici parallele. Importantissima è la discussione del B. sulle idee del Poisson riguardanti la teoria matematica della induzione magnetica. Nella esposizione della teoria dei dielettrici egli dà una nuova spiegazione delle scariche dei ...
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linea
lìnea [Lat. linea, da linum "filo di lino"] [LSF] Ente geometrico che si estende nel senso della lunghezza e, estensiv., denomin. di corpi o dispositivi nei quali la lunghezza prevale sulle altre [...] . di un campo magnetico (in partic., l. d'intensità, l. d'induzione, l. di polarizzazione). ◆ [ANM] L. geodetica: → geodetica. ◆ una massa, schema al quale si ricorre per la trattazione matematica di problemi inerenti a corpi o sistemi filiformi. ◆ [ ...
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Lorentz Hendrik Antoon
Lorentz 〈lòorents〉 Hendrik Antoon [STF] (Arnem 1853 - Haarlem 1928) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Leida (1878); socio straniero dei Lincei (1902); ebbe il premio Nobel [...] una carica elettrica puntiforme q che si muova con velocità v in un campo elettrico, di intensità E, e magnetico, di induzione B; spesso come tale si chiama forza elettrodinamica di L. la forza precedente (v. elettrodinamica classica: II 283 c) e s ...
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equilibrio di Nash
Roberto Lucchetti
Per studiare le situazioni in cui gli interessi dei giocatori non sempre sono contrapposti, e che sono le più interessanti dal punto di vista delle applicazioni, [...] giochi finiti. Non è difficile vedere che il procedimento dell’induzione a ritroso che si utilizza per analizzare gli esiti dei , e rappresenta la definizione di razionalità che la matematica propone in presenza di decisioni interattive.
→ Giochi, ...
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variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...
interferenza
interferènza s. f. [dal fr. interférence, che è dall’ingl. interference, propr. «incrocio, conflitto (di interessi, ecc.)», der. di (to) interfere: v. interferire]. – 1. Nel linguaggio scient. e tecn., il sovrapporsi di due fenomeni...