Umanista e cortigiano (Pavia 1406 - Milano 1463). Dopo varie vicende (dal 1432 al 1433 fu al servizio del re Alfonso d'Aragona, che accompagnò nella guerra contro Tunisi), insegnò a Milano, come successore [...] 1441), e fu fino al 1447 segretario di Filippo Maria Visconti. Visse poi alle corti di Monferrato e d'Este; tornò a Milano nel 1457 quale precettore di Galeazzo Maria Sforza. In volgare commentò l'InfernodiDante, in latino lasciò orazioni e lettere ...
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Architetto, studioso di matematica e astronomia, letterato (Firenze 1423 - ivi 1497). Fu tra i giudici del concorso del 1490 per la facciata di S. Maria del Fiore. Illustrò con disegni l'architettura dell'Inferno [...] diDante. Gli si attribuisce una Vita di F. Brunelleschi, utilizzata poi da G. Vasari. ...
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Letterato francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 - Berlino 1801). Figlio di un oste di origine piemontese, studiò in diversi seminarî, dove fu istitutore. Dopo aver tribolato nei mestieri più varî raggiunse [...] nel progresso della ragione, non esitò tuttavia a tradurre per i Francesi (1785) quell'InfernodiDante che Voltaire aveva già condannato come un museo di assurdità. R. conquistò una fama scandalistica con un'operetta mordente: Petit almanach de nos ...
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Uomo politico ed erudito (Manduria 1813 - Napoli 1895); nel 1850 conobbe W. E. Gladstone, al quale fornì ampie notizie per la sua celebre lettera a lord Aberdeen che qualificava il governo borbonico "negazione [...] . Tornato in Italia, fu eletto deputato (1861) e creato senatore (1876). I maggiori frutti della sua attività di erudito sono l'InfernodiDante, disposto in ordine grammaticale (3 voll., 1858-65), un Catalogue of the library of Chatsworth (4 voll ...
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Scrittore bulgaro (Pazardžik 1855 - Grenoble 1907). Dopo gli studî a İstanbul, abbracciò la causa rivoluzionaria e fu arrestato a Plovdiv dalle autorità turche (esperienza che rievocò in V tǎmnica "In [...] , dove studiò pittura (suoi dipinti sono in molti musei bulgari). Dal soggiorno italiano nacquero la traduzione in terzine dell'InfernodiDante (Ad, 1893-96) e le Pisma ot Rim ("Lettere da Roma", 1895). Tornato in patria (1894), si adoperò per ...
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Letterato (Bologna 1291 circa - m. prima del 1343). Notaio, ebbe cariche pubbliche (fino a quella di primo cancelliere, 1321-34) a Bologna, poi, esiliato dalla sua città per motivi politici (1334), a Napoli. [...] Scrisse un commento in latino all'Inferno dantesco (1324), e un Trattato delle volgari sentenze sopra le virtù morali in cento rubriche. G. Vernani gli dedicò (1329) il suo De reprobatione Monarchiae compositae a Dante. ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] , diffuso sin dagli esordi.
Quanto alla fama di ipocriti, attestata nel canto XXIII dell'InfernodiDante, essa derivò dall'opera di pacieri che Loderengo Andalò e il confratello Catalano di Guido di donna Ostia furono chiamati dal papa ad assolvere ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] 1890, e, tra i testi saggistici, Perché il poema diDante sia il più moderno di tutti? Introduzione al corso di conferenze sull'InfernodiDante, Torino 1860; Bellezza drammatica della Divina Commedia, in Dante e il suo secolo, Firenze 1865, II, pp ...
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MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] delle Rime degli Arcadi (Roma 1717).
Nel campo degli studi letterari va ricordato il Comento sui primi cinque canti dell'InfernodiDante, pubblicato solo nel 1819, a Milano. Scritto molto probabilmente entro il 1665, il Comento si propone come uno ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...