PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] presente terminano in -io non accentato non mantengono la i davanti a un’altra i
stùdi-o ▶ stud-i
ripùdi-o ▶ ripud-ino
• I verbi con radice terminante in e la mantengono anche davanti a un’altra e
alline-are ▶ alline-eremo
cre-are ▶ cre ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] .
Indica in prevalenza nomi di mestieri la trentina di nomi d’agente derivati da verbi con il suffisso -ino (femminile -ina): arrotino, attacchino, imbianchino, scalpellino, scribacchino, spazzino. I derivati con -one (femminile -ona) hanno in genere ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] (ma, ad es., inna[mː]orarsi ha una certa diffusione nell’italiano di Napoli; ➔ Napoli, italiano di). Le forme ca[mː]ino «camino», fu[mː]are «fumare», sono di varie aree della Toscana. Rohlfs (1966: 311) riporta diversi esempi con raddoppiamento in ...
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I dispregiativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) il cui significato è peggiorativo con una forte componente affettiva. Ciò implica che la valutazione espressa dal parlante per mezzo dell’alterato [...] del vestiario» (Lo Duca 2004: 213): sciattone, straccione, sporcaccione, il roman. zozzone, ecc. Anche il suffisso diminutivo -ino, impiegato per formare «nomi d’agente [...] indicanti mestieri e professioni in genere considerati umili» o deprecabili ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] alquanto fedelmente quelle latine. Si possono menzionare alcune coppie (sub-)minime (➔ coppia minima): [p]ari ~ [b]ari; [t]ino ~ [d]ino; [k]ola ~ [g]ola. Un fenomeno notevole del toscano è la cosiddetta gorgia (➔ gorgia toscana), cioè la sistematica ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] . In alcuni casi, l’aspetto morfologico dà sì qualche informazione: per es., i nomi di agente in -ino designano persone che fanno lavori umili (stagnino, vetturino, attacchino), i collettivi in -ame designano entità considerate negativamente ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] si confrontino i lessemi piccolo, piccino, minore, minimo rispetto a grande, massiccio, maggiore, massimo, o il suffisso -ino rispetto a -one.
L’associazione soggettivamente comprovata tra timbro vocalico e dimensione ha un fondamento biologico, dal ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] (oliveto), -icciolo (porticciolo), -iera (saliera), -iere (portiere), -iero (ospedaliero), -ificio (panificio), -ile (canile), -ino (alpino), -ite (tendinite), -ivo (festivo), -izia (pigrizia), -izio (edilizio), -oma (linfoma), -one (affarone), -ore ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] parola, ma dal fatto che ci si uniforma all’accentazione latina per analogia (anodìno, serotìno, sul modello della serie in -ino: ad es., latino, vetrino).
Infine, si osserva la tendenza ad anticipare l’accento verso l’inizio della parola in vocaboli ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto al grado tenue delle consonanti semplici. In lingua italiana quindici consonanti possono essere pronunciate sia tenui sia intense: otto occlusive (/p/, /b/, /m/, ...
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ino-
[dal gr. ἴς ἰνός «fibra»]. – Primo elemento di parole composte, italiane e latine, formate modernamente nel linguaggio scientifico, con riferimento alle fibre di tessuti animali o vegetali: inocito, inotropo, ecc.
-ino1
-ino1 (f. -ina). – Suffisso alterativo e derivativo, di varia origine (in alcuni usi presente già in latino), adoperato con funzioni varie: 1. Con valore alterativo, forma il diminutivo di sostantivi, come nipotino, visino, gattino,...