Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal suo primo libro, Aurora, e fino agli ultimi scritti, Jacob Böhme tenta di [...] , così che il bene diventi, nel male, capace di sensazione, agente e volente, vale a dire volersi separare dal male, ed entrare sarebbe nemmeno sensibilità, né volere, né agire, e nemmeno intelletto, né conoscenza in essa: infatti una cosa che ha ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Indagatore indefesso di ogni campo dello scibile, medico, matematico e astrologo, Girolamo [...] ”), che va intesa sia come modalità di azione degli agenti naturali, sia come tecnica d’indagine filosofica capace di superare gli ostacoli che si frappongono ai sensi e all’intelletto nell’indagine della natura. La sottigliezza per Cardano è ...
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Cavalcanti, Bartolomeo
Claudio Mutini
Noto anche come Baccio, nacque a Firenze il 14 gennaio 1503 da Mainardo, che aveva assolto qualche incarico nella Repubblica, e da Ginevra Cavalcanti, figlia di [...] avessero buon numero de’ sudditi e volessero, chinando l’intelletto e svegliando la generosità loro, per la via della riparare a Roma, ove rimase sino all’inizio del 1557 come agente di Ottavio Farnese. Era il periodo in cui il neoeletto pontefice ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli Antiqui e il Medioevo
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sapere altomedievale si sviluppa in un continuo confronto [...] ’astrazione; quello acquisito, che rappresenta la realizzazione di questa potenzialità; e quello agente o produttivo, ovvero la causa che permette all’intelletto materiale di separare e considerare a parte le forme. Quest’ultimo sembra identificarsi ...
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CASALE, Scipione Giuseppe
Nilo Calvini
Manca ogni dato sulla sua nascita e sulla sua formazione. Nel 1740 era a Roma quale impiegato nella segreteria del rappresentante diplomatico della Repubblica [...] del 13 apr. 1753 lo elevò al grado di proprio agente ordinario a Roma.
Nelle istruzioni che accompagnarono la nomina gli signore negli affari di Corsica è alquanto o nell'intelletto pregiudicato, o nella volontà prevenuto... Forse il papa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’alchimia è una disciplina teorica e pratica che interviene sulle sostanze e sugli [...] e sublimazione, per poi introdurre il principio agente di trasformazione, cui si deve il cambiamento una ricerca filosofica che si prefigge come scopo l’assimilazione dell’intelletto umano con Dio e quindi con i principi della creazione: attraverso ...
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Kipling, Rudyard
Riccardo Capoferro
L’arte di narrare l’India
Cresciuto in India e vissuto in Inghilterra e negli Stati Uniti tra Ottocento e Novecento, lo scrittore britannico Rudyard Kipling è autore [...] animali che conoscono tutto della vita, anche se privi d’intelletto. Un mondo sul quale Mowgli non vorrà esercitare il suo deve ubbidienza gli hanno concesso un ruolo speciale: diventa agente segreto. Kim torna dunque a vagabondare, a travestirsi, ...
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Dottrina etica che rinvia per la sua origine agli scritti di Bentham (➔) e che si affermò nella cultura filosofica britannica dell’Ottocento, grazie soprattutto alla formulazione che ne diede J.S. Mill [...] tendono a promuovere la maggiore felicità possibile, non solo dell’agente, ma di tutti gli esseri senzienti (in grado cioè di stabilendo per questa via la superiorità dei piaceri dell’intelletto, dei sentimenti morali e dell’immaginazione rispetto ai ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] , sia a livello dei sensi sia a livello dell’intelletto, colte dal soggetto conoscente; rappresentano dunque l’o. in astratta, su cui si esercita l’azione esplicata da un’entità agente, soggetto dell’azione. Quando questa azione è attiva ed espressa ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] turbamento. L'individuo non chiede più una risposta per il suo intelletto, ma una certezza dommatica per la sua fede. Donde l' completa", vale a dire "l'agente estrinseco non agisce se non aiutando l'agente intrinseco e somministrandogli i mezzi onde ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...