Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] quelle ove il disegno si interveniva. Et avendo uno intelletto tanto divino et maraviglioso [...] non solo operò nella vi abbia trovato grandi possibilità d'impiego. La testimonianza di un agente di Isabella d'Este, Pietro da Novellara, lo dipinge, in ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] gradino più in alto attende Beatrice, luce tra il vero e l'intelletto (Pg VI 45), la quale completa la conquista dantesca della libertà fra il centro e il cerchio, dico fra la figura agente e l'insieme dei valori terreni e ultraterreni che concorrono ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] . Comunque bisogna compiere - è inevitabile - il ‛sacrificio dell'intelletto', in un modo o nell'altro" (v. Weber, Gesammelte l'adeguatezza del mezzo allo scopo di fatto voluto dall'agente, nonostante il suo carattere di valutazione non perde affatto ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] in termini che richiamano ancora una volta il Vaiśeṣika; essendo cosciente, l'ātman è un 'agente' (kartṛ), e dunque coordina e sostiene l'aggregazione dell'intelletto, degli organi di senso e di azione, della mente e degli oggetti sensoriali; inoltre ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] un dio supremo, inteso come mente, cioè come puro intelletto, e quindi non materiale, ossia trascendente rispetto al mondo chimica moderna; (3) la causa motrice o efficiente, che è l'agente del mutamento, ciò che lo produce; (4) la causa finale, o ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] una impressio oppure un'actio al modo di raggio di un agente su un paziente. Di conseguenza sembra opportuno sottolineare l'influenza dipende dai rapporti proporzionali che la vista e l'intelletto stabiliscono tra i corpi; soltanto così si corregge ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] funzionale di tutte le altre parti. Quanto all'agente sotteso alla conservazione dell'organismo e all'esecuzione tutto' così rappresentata determini i giudizi attraverso i quali un intelletto come il nostro concepisce il legame tra le parti dell' ...
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Liberalismo
Friedrich A. von Hayek
di Friedrich A. von Hayek
Liberalismo
sommario: 1. Introduzione. a) I diversi concetti di liberalismo. 2. Cenni storici. a) Le radici classiche e medievali. b) La [...] che rifiuti di obbedire a qualsiasi potere (o volontà organizzata) agente in un modo che quello stesso consenso non autorizzi. La importante della libertà intellettuale. Se è infatti l'intelletto che sceglie i fini dell'azione umana, il loro ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] piuttosto l’idea di una cosmopolis universale ad attrarre intelletti di prim’ordine, come Voltaire, Kant, Anacharsis 1992, p. 339)
Sono, dunque, il volere di un superiore agente divino, e poi il sangue che lega la successione delle generazioni ad ...
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Monarchia
Pier Giorgio Ricci
È il titolo (e non De Monarchia, estraneo alla tradizione manoscritta) di un trattato in tre libri di argomento politico, scritto da D. in lingua latina. Il titolo non si [...] dell'uomo sta nella capacità di apprendere per mezzo dell'intelletto possibile (III 6); e l'attività specifica dell' alle conclusioni cui era giunta la settima. In ogni azione l'agente è volto a trasfondere negli altri le proprie qualità (XIII 1 ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...