Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] , come poi la scienza moderna, ma a una causa finale, ogni agente agisce mosso da una specie d’amore che lo trascina verso la sua di strutture, che si sottrae alla rigidità che l’intelletto vorrebbe imporle. Per quanto il modello elaborato tanto dalla ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] divina si realizza infine come discesa di luce. Dio primo agente imprime la sua virtù negli esseri sia per modo di virtù organica della fantasia (cfr.) che è la vertù da la quale l'intelletto trae quello ch'el vede (Cv III IV 9; qui, di nuovo, ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] i minori: il Novellino stesso egli lo aveva lasciato curare al suo agente Gualteruzzi. Sembrava, ma non era vero: alla lista del De la meditazione e la poesia, che di liberare l'intelletto dalla conoscenza meramente sensibile e, infine, diversa in ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] essere annoverato, in una relazione, ad esempio, d'un agente mantovano, tra i componenti di detto secondo raggruppamento.
Comunque ott. 1622 che detta "sano nella mente et intelletto benché alquanto indisposto nel corpo", erede universale. E graditi ...
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teologia
Dal lat. theologia, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεός «dio» e λόγος «discorso». In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con [...] in lui, e che supera assolutamente il nostro intelletto. Nonostante tutto ciò il riconoscimento della positività della natura ; quello ecclesiologico, che considera la Chiesa locale l’agente e la norma di ogni inculturazione; quello antropologico, ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] experimenta et tentamina, com'era consuetudine del nostro intelletto discorsivo: quest'ultimo non poteva reggere ciò micromeccanicismo Whytt contrapponeva un active sentient principle, agente immateriale (soul) puntigliosamente distinto dall'anima, ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , è quello di similitudo, per il quale affinché l'agente possa agire ci deve essere una somiglianza tra questo e es., artt. 4, 87, 89, 98, 99, 205), all'anima e all'intelletto (artt. 7, 11, 123), a varie questioni di morale ("la felicità si ottiene ...
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sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali [...] da esse è ‛ riflessa ' la luce della verità divina, che all'intelletto creato non è dato fissare perennemente (III VIII 14, e cfr. Pg exercere suas operationes, idcirco natura tribuit Soli ut fortissimo agenti " (Cecco d'Ascoli Comm., cit., pp. 18 ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Tardo iatromeccanicismo e animismo: Boerhaave, Hoffmann, Stahl
François Duchesneau
Tardo iatromeccanicismo e animismo: Boerhaave, Hoffmann, Stahl
Dal microstrutturismo [...] in alcuni processi organici e sottometterli alle funzioni intellettive e volitive; ma a parte questa presunta connessione tale rapporto 'organico' richiedeva la presenza di un agente capace di dare attuazione al disegno organizzativo funzionale in ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] di un rapporto di necessità, per esempio, tra le idee dell'intelletto e il mondo. L'empirismo e il probabilismo di Gassendi, così , un'entità incorporea, estesa e indivisibile, un agente causale attraverso cui si realizza il piano provvidenziale di ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...