Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Raffinato intellettuale e influente personalità dell’ordine domenicano, Meister Eckhart cerca [...] indeterminato per poter comprendere qualsiasi oggetto attraverso l’illuminazione di un intelletto in atto (Intellettoagente). Eckhart riprende l’idea di un Intelletto indeterminato, ma non gli contrappone un oggetto che deve essere conosciuto ...
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DELLA BARBA, Pompeo
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Pescia (attualm. in prov. di Pistoia) il 16 settembre 1521, da Bartolomeo di Simone, medico, proveniente dalla Lunigiana, e da Lucrezia di Simone [...] possibile individuale (precedentemente nel cap. quinto aveva criticato la posizione averroistica), con l'intellettoagente. Infine il fato, di cui il D. discute avendo presente soprattutto il De Fato di Alessandro di Afrodisia ed il commento ...
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Giovanni di Jandun
Cesare Vasoli
Filosofo scolastico e chierico regolare, nato a Jandun nelle Ardenne nella seconda metà del secolo XIII, morto presso Todi nel 1328.
Non conosciamo le circostanze della [...] 4, II 4) a proposito dell'argomento averroistico secondo il quale solo pochi uomini possono pervenire allo stato di perfetto congiungimento con l'intellettoagente, ripreso anche da D. in Cv IV XIII 7-9; ha notato (p. 234) la vicinanza di altri passi ...
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ZIGLIARA, Francesco (
Stefania Zanardi
in religione Tommaso Maria). – Nacque a Bonifacio, in Corsica, il 29 ottobre 1833 da Francesco e da Maddalena Costa, in una famiglia di origini italiane di piccoli [...] e la confutazione dell’ontologismo.
Il primo libro aveva come oggetto la facoltà intellettiva e la controversia con gli ontologisti sull’intellettoagente, sulla natura dell’astrazione, sugli universali e sulla conoscenza dell’infinito. Nel secondo ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] biblico Cantico dei cantici, il cui senso recondito sarebbe la celebrazione dell'unione dell'intelletto umano con il suo amante, l'IntellettoAgente.
Fonti e Bibl.: M. Steinschneider, Die hebräischen Übersetzungen des Mittelalters und die Juden als ...
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De Anima
Enrico Berti
Opera di Aristotele, in tre libri, che nelle raccolte ordinate dagli editori apre la serie degli scritti biologici. Fu tradotta dal greco in latino per la prima volta verso la [...] 20 (" hoc solum immortale et perpetuum est "), interpretato da Alberto Magno An. III 2 18, il quale riferisce l'espressione all'intellettoagente, affermando, contro Averroè, che esso è pars dell'anima, o da Tommaso (Cont. Gent. II 78, e In De Anima ...
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VESPIGNANI, Alfonso Maria
Stefania Zanardi
– Nacque a Imola il 19 dicembre 1825 da Lorenzo Vespignani e da Teresa Ricciardelli.
Lo zio paterno don Luigi fu docente di dommatica, mentre lo zio materno [...] ai punti cardini del tomismo quali il valore gnoseologico della sensazione, la dottrina dell’astrazione e dell’intellettoagente per la formazione dei concetti universali, la distinzione della potenza dall’atto come spiegazione del divenire, le ...
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MATTEO da Gubbio
Paolo Falzone
MATTEO da Gubbio. – Originario di Gubbio, non è nota la data di nascita, collocabile alla fine del secolo XIII.
La prima notizia che lo riguarda riporta al 1321, allorché [...] Jean de Jandun, Paris 2003, pp. 13 s., 23, 55, 66, 70, 81, 84 s., 308, 353, 400; L. Cappelletti, Il problema dell’intellettoagente in M. da G.: una proposta di lettura, in Etica e conoscenza nel XIII e nel XIV secolo, a cura di I. Zavattero, Arezzo ...
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Maimonide (ebr. Mosheh ben Maimon, detto Rambam)
Maimonide
(ebr. Mōsheh ben Maimōn, detto Rambam, sigla di Rabbī Mōsheh ben Maimōn; ar. Abū ‛Imrān Mūsa ben Maymūn ben ‛Abd Allāh, noto ai latini come [...] come tale sempre dal dono divino). La conoscenza si realizza grazie a tre elementi, quello divino e attuale dell’intellettoagente, e quelli potenziali e umani: la capacità razionale, sempre più perfezionata, da una parte, e l’immaginazione, dall ...
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averroismo
Corrente della scolastica (propr. a. latino; ma la storiografia più recente ha proposto anche altre denominazioni, tra cui aristotelismo radicale o eterodosso o integrale) che dal 13° sec. [...] . (1220-30), che, contro Avicenna, pretende di restituire all’uomo l’intelletto, e un secondo a., che, rileggendo Averroè, pone invece sia l’intelletto materiale sia l’intellettoagente come separati, e lascia all’uomo solo i fantasmi. Il centro dell ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...