Teologo domenicano (n. forse Vriberg, Sassonia, 1250 circa - m. dopo il 1310), provinciale del suo ordine in Germania (1293-1296), maestro di teologia a Parigi (1297), autore di trattati filosofici e scientifici. [...] , le anime, i corpi), la dottrina del Verbo come prima mediazione tra uno e molteplice, l'identificazione dell'intellettoagente con l'abditum mentis di Agostino (e la conseguente dottrina delle rationes aeternae), la negazione della distinzione tra ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] quello tratto dallo Zohar, sulla triplice anima umana, la più alta delle quali è dal C. identificata con l'intellettoagente di Aristotele). Se la magia astrale ficiniana è soprattutto presente nella serie centrale del Sole in cui i temi della ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] , a cui sono affidate le diverse fasi del processo conoscitivo. In particolare, Avicenna identifica l'intellettoagente, cui attribuisce il nome di dator formarum, con l'Intelligenza celeste che muove il cielo della Luna e determina tutti i processi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] , ma mortale – e nello stesso tempo a correggerlo per evitarne ogni possibile ricaduta metafisica – all’eterno intellettoagente-Dio proposto da Alessandro di Afrodisia si sostituisce una virtus sparsa nel mondo sublunare, in pieno ossequio alla ...
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BOCCADIFERRO, Ludovico
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna da antica e illustre famiglia nel 1482, figlio del giureconsulto Girolamo e della imolese Apollonia Nordolia.
Poco si sa della sua prima giovinezza [...] , ff. 1r-86r). Tanto la questione dell'immortalità quanto quella dell'unità dell'intelletto sono risolte in senso averroistico: l'intellettoagente, unendosi all'intelletto possibile come sua forma, ne attua tutta la potenzialità e lo conduce alla ...
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ACHILLINI, Alessandro
Bruno Nardi
Nato a Bologna il 20 ott. 1463 (o forse 1461), era figlio di Claudio e fratello di Giovanni Filoteo, nonché prozio del poeta Claudio.
Laureato nella patria università [...] possibile per tutti gli uomini, eppure vuole che esso sia forma inerente e "informante" dei singoli. Identifica l'intellettoagente con Dio e nel congiungimento della mente umana con quello, al termine dello sviluppo intellettuale, fa consistere il ...
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VESPIGNANI, Alfonso Maria
Vescovo e filosofo scolastico, nato a Imola il 19 dicembre 1825, morto a Cesena l'11 febbraio 1904. Ordinato sacerdote, passò attraverso tutte le cariche della curia diocesana, [...] terza sulla mente di San Tommaso intorno al concepimento di Maria SS. (1887); Il rosminianesimo ed il lume dell'intelletto umano (1887); Della materia prima (1887); Dell'esemplarismo divino (1887); Dell'intellettoagente e dell'int. possibile (1892). ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] sono il Liber sextus naturalium seu De anima di Avicenna e il commento di Averroè al De anima. Nel primo l’intellettoagente è considerato l’ultima delle intelligenze separate, il dator formarum con funzioni di tipo non soltanto noetico ma anche di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] di tale molteplicità, dato che non viene fornita nessuna regola generale. Avicenna si limita a ricondurre gli elementi all'IntellettoAgente.
Al-Ṭūsī interviene proprio su questo punto. Egli dimostrerà, sulla base delle regole di Avicenna e di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] intorno ai fenomeni sensoriali e percettivi, attraverso cui Sarpi giunge a negare la differenziazione aristotelica tra intellettoagente e possibile; la formazione delle «opinioni», argomento che troverà attenta trattazione nell’Arte di ben pensare ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...