Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] umana, ma è unico e totalmente "separato" e s'identifica con la causa prima, cioè con la divinità. Solo l'intelletto agente è immortale, mentre quello materiale, come tutta l'anima umana, è destinato a perire col corpo. Questa interpretazione ha ...
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Giurista (Terlizzi 1832 - Napoli 1895), prof. di diritto romano nell'univ. di Napoli. Intelletto limpido e profondo, armonizzò i metodi critici e sistematici della pandettistica tedesca con le tradizioni [...] della scuola italiana. Tra le opere: Sistema del diritto civile romano (1883); Trattato delle obbligazioni (1887); Corso di diritto romano (1890) ...
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Autore ebreo del sec. 12º. Visse a Roma, dove scrisse nel 1139 il Sekel tōb ("Buon intelletto"), che è un commento al Pentateuco. Si sono conservati soltanto frammenti del suo commento al Levitico. Un'altra [...] sua opera contiene il primo manuale di lingua ebraica in ebraico con dizionario, composto sulle orme di Mĕnaḥēm ben Sarūq (v.) ...
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Giurista tedesco (Offenburg 1849 - Charlottenburg, Berlino, 1919), prof. nelle univ. di Würzburg (1878-88) e di Berlino (dal 1888). Intelletto multiforme, fu attratto, oltreché dalle ricerche di storia [...] e di comparazione giuridica, anche da problemi di filosofia del diritto; fu storico dell'arte e poeta. Fondò la Zeitschrift für vergleichende Rechtswissenschaft e, con V. Ring (1888), l'Archiv für bürgerliches ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] valida. Ma la funzione unificatrice delle varie categorie si fonda a sua volta sull'attività unificatrice o sintetica dell'intelletto. Se l'esperienza dunque deve, in quanto tale, essere esperienza per una coscienza, è necessario che essa si adegui ...
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Giurista (Siena 1401 - ivi 1467), professore a Siena e a Padova. Fu soprattutto un canonista, ma non trascurò lo studio del diritto civile. Intelletto versatile, si occupò anche di storia, di poesia, di [...] pittura e scultura; ma le sue opere d'arte andarono in gran parte perdute. Scrisse importanti consilia, raccolti in 4 volumi, e i trattati De iudiciis, De testibus, De oblationibus ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] umani: in potenza, in atto e acquisito (il primo, per l'azione dell'intelletto attivo, passa a intelletto in atto, il terzo elabora in nozioni più generali le forme concettuali conosciute dal secondo), sì che l'attività della conoscenza umana ...
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Filosofo (seconda metà del sec. 2º d. C.), maestro di Alessandro di Afrodisiade; peripatetico, con motivi stoicizzanti (soprattutto per quanto concerne la dottrina dell'intelletto divino, insito in varia [...] misura in tutte le cose). La sua opera principale, Sulla filosofia, di cui restano frammenti, fu uno dei più importanti lavori dossografici ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] dall'oculum carnis all'oculum rationis, all'oculum contemplationis, fino a trascendere tutte le possibilità conoscitive dell'intelletto finito per risolversi - con l'apex mentis - nell'estasi della docta ignorantia. Sbocco mistico dell'esperienza ...
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Filosofo (Padova 1533 - ivi 1589), uno dei massimi rappresentanti della scuola aristotelica padovana del sec. 16º, per più punti vicino all'interpretazione alessandrista; combatté la "separazione" dell'intelletto [...] possibile e ritenne che nell'ambito della filosofia di Aristotele non fosse dimostrabile l'immortalità dell'anima. Notevole influenza esercitarono le sue opere logiche ove definisce il metodo sulla base ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...