Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto [...] della νόησις.
Virtù dianoetiche Nella dottrina morale aristotelica, sono le virtù (arte, scienza, saggezza, sapienza, intelletto) che, a differenza di quelle etiche, attinenti più propriamente all’attività pratica, si riferiscono al retto ...
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Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] è la facoltà di produrre immagini sensibili (ϕαντάσματα): connessa ai sensi ma non limitata o condizionata da essi, distinta dall’intelletto e dall’opinione, l’i. è una forma di movimento (κίνησις) che si produce negli esseri dotati di sensazione ed ...
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In filosofia, nella sua accezione generale, il termine è stato usato per indicare le varie forme che nella storia del pensiero ha assunto la polemica contro la ragione intesa come facoltà che procede per [...] soprattutto in sede polemica, il termine si è caricato di significati diversi, in rapporto al diverso valore dato a ragione, intelletto, razionalità ecc. Più in particolare, tra Otto e Novecento, è servito a indicare la filosofia di F.W. Nietzsche, l ...
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ragione
Anna Lisa Schino
Guida della conoscenza e della condotta dell’uomo
La ragione è la facoltà di ragionare, ossia di mettere in rapporto i concetti. È quindi la facoltà di giudicare, cioè di [...] vivere secondo ragione.
In epoca medievale si cominciarono a operare alcune distinzioni: per Tommaso la ragione si differenzia dall’intelletto ed è di valore inferiore. La ragione è infatti l’attività di argomentare: è cioè la sede del pensiero ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] cose come necessariamente ci appaiono (le cose per noi o fenomeni) per il tramite del nostro apparato sensoriale e intellettivo. Egli conferisce quindi piena centralità al soggetto conoscente, ma non per questo si spinge a negare l’esistenza di una ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] filosofica con Cartesio che fa dell’Io che pensa (cogito) la conoscenza «prima e certissima» che si presenta all’intelletto con evidenza tale da porsi necessariamente come vera, il primo principio indubitabile emerso dalla crisi del dubbio. Tale Io è ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] della tradizione. Per I. Kant, in quanto procedimento conoscitivo, la ragione è passibile di una precisa definizione; distinta dall’intelletto inteso come «facoltà dell’unità dei fenomeni mediante regole», essa si pone come «facoltà delle regole dell ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] amplia il raggio di azione della v., che conduce all’adesione alle verità di fede, indipendentemente dalle conoscenze dell’intelletto.
Nel pensiero moderno il problema del rapporto ragione-v. si ripropone con Cartesio, il quale concepisce la v. come ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] tutti gli elementi con cui sono congiunte: gli u. sussistono in unione con le cose, ma sono conoscibili dal nostro intelletto separatamente dai corpi. Nel 12° sec. si fronteggiano due tipi di soluzione: una s’ispira alla tradizione platonica, per la ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] hegeliana di soggetto e oggetto. Come per Hegel, il suo nemico principale è la ‛filosofia della riflessione', l'‛ordinario intelletto umano', il punto di vista del senso comune che distingue tra soggetto e oggetto, tra pensiero ed essere. Il prezzo ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...