BUFALINI, Maurizio
Manzotti[/
Nato a Cesena il 4 giugno 1787, dopo aver frequentato i ginnasi di Cesena e di Rimini studiò medicina nell'università di Bologna. Passò a Pavia, dove insegnava A. Scarpa, [...] , in quanto, affermava, esercitando continuamente la mente nell'esperienza "vale altresì di più a meglio disporre l'intelletto alla più sana arte del ragionare".
Nella scia del Romagnosi affrontava il problema Dell'influenza della ragione sul ...
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LEONARDO da Pistoia
Silvana Vecchio
Le scarse e confuse notizie su L. rendono difficile ricostruirne la biografia. Gli antichi biografi dell'Ordine domenicano, a partire da Alberto di Castello, lo indicano [...] ; la loro conoscenza richiederebbe comunque un tempo lunghissimo e sarebbe commista di falsità dovute alla strutturale debolezza dell'intelletto umano. Per questo è necessario che alle discipline filosofiche si aggiunga un'altra scienza fondata sulla ...
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CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] di funzionamento. Innanzitutto si sforzò di restringere al massimo la nozione di "eresia", da lui definita "un error dell'intelletto", negando la pericolosità sociale di colui che crede falsamente ma tiene il suo errore dentro di sé qualificandosi ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] all'identità dell'io individuale Con l'io trascendentale con la conseguente unità reale di intuizione sensibile e di intelletto. Questo intuito intelligente contempla per il D. la creazione divina presente in atto nella sensazione anche la più ...
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BIANCO, Carlo Angelo, conte di Saint-Jorioz
Franco Della Peruta
Nacque in Barge (Cuneo) il 10 apr. 1795 da Giambattista, avvocato collegiato a Torino (fatto conte di Saint-Jorioz l'11 febbr. 1791), [...] Amedeo Melegari del 28sett. 1833: "Infatto di principii lo credo dotato di alcuni principii, profondamente sentiti: non intelletto agile: non vedute estese: cervello ristretto, come in generale son tutti i Buonarrotisti,montagnards del 1833. Se in ...
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GONELLA, Matteo Eustachio
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Torino il 20 sett. 1811 da Francesco Andrea, un banchiere devoto alla S. Sede, e da Teresa Anselmetti. Frequentate le scuole primarie e secondarie [...] pontificio e ministro di Vittorio Emanuele II, il nuovo cardinale era "uomo mite, di maniere gentili, di cortissimo intelletto. Desideroso del bene in confini ristretti. Incapace del male. Coscienza timida, pregiudicato ma non fino al punto di ...
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CASELLA, Giacinto
Felice Del Beccaro
Nacque a Filettole (Pisa) il 12 sett. 1817 da Giuseppe, agricoltore in proprio, di media condizione economica, e da Degnamerita Rossi.
L'amore per la campagna nella [...] già tradotto Catullo). Tornato alla Pieve a Presciano, il paese di origine della moglie Eleonora Ghezzi, donna di nobile intelletto che gli fu compagna preziosa, continuò a tradurre i quattro libri delle elegie di Properzio portando a termine il ...
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BALDI, Camillo
Mario Tronti
Figlio di Pietro Maria, insegnante per ventisei anni di filosofia e di medicina, nacque a Bologna nel 1550. Intraprese gli studi letterari, passando poi alla filosofia e [...] , dove principiava ivi fornisse; e che il vero ben fosse chiaro, quando insieme si conformavano il senso e l'intelletto. Et però non sarà fuor di proposito se doppo la consideratione universale fatta intorno alle mentite faremo ancora mentione di ...
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ILDEFONSO di S. Luigi Gonzaga (al secolo Benedetto Liborio Maria Frediani)
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Firenze il 22 luglio 1724 da Giulio Gaspare Maria Frediani e da Maria Francesca Rastrelli. [...] , Arch. generale dell'Ordine dei carmelitani, Mss., 410 f), che afferma che "il padre Valerio […] era uomo dottissimo, d'intelletto perspicace e sottilissimo, di gran lunga più del padre Ildefonso […]; e se il padre Ildefonso era più erudito, fu per ...
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DURANDO, Felice Niccolò, conte di Villa
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 6 dic. 1729 in una famiglia oriunda di Candelo, da Giovanni Antonio, banchiere in Torino, decurione dal 1752, investito [...] sua apertura alle nuove idee (considerava L'esprit des lois una delle opere "più vaste e ardite concepite dall'intelletto umano", pur deplorando che Montesquicu avesse confinato solo nelle forme repubblicane gli esempi di virtù: Calcaterra, 1935, p ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...