(serbocr. Istra) Penisola della costa nord-orientale dell’Adriatico (3895 km2 con 380.000 ab. ca.), tra i golfi di Trieste e di Fiume, compresa per la sezione settentrionale nella Slovenia e per quella [...] clientele. Per la tarda antichità le fonti indicano una graduale restrizione delle attività economiche. Risparmiata dalle invasionibarbariche, l’I. riuscì a mantenere pressoché intatti i suoi caratteri romano-bizantini.
Dopo la conquista franca ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (183,19 km2 con 189.013 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge nell’area dove si congiungono i conoidi dei fiumi Panaro e Secchia, nella Padania, quasi ai piedi del versante [...] . M. subì gravi danni da Costantino, che l’espugnò contro Massenzio. La fine dell’Impero e le invasionibarbariche provocarono la progressiva decadenza della città, danneggiata anche dalle frequenti inondazioni dei due fiumi e dalla malaria.
Mentre ...
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La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale, chiusa a NE dai Pirenei, che rappresentano un confine naturale molto deciso. Con una superficie di circa 590.000 km2, la Penisola I. supera [...] successive, pur introducendo nuovi elementi culturali, ebbero scarso influsso sulla compagine della popolazione.
L’epoca delle invasionibarbariche vide incursioni di genti germaniche, con la fondazione di Stati vandali a S (da cui il nome Andalusia ...
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(fr. Strasbourg, ted. Strassburg) Città della Francia orientale (272.123 ab. nel 2007), capoluogo del dipartimento del Bas-Rhin e della regione dell’Alsazia. È situata nel Bassopiano Renano, sul fiume [...] , città dei Vangioni. Punto strategico di grande importanza, fu sede di castrum fin dall’età augustea. Devastata dalle invasionibarbariche, la città, annessa al regno dei Franchi, fu ricostituita con il nome di Straszeburc. Il cristianesimo vi fu ...
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Comune della prov. di Terni (281,2 km2 con 20.955 ab. nel 2008), situato a 325 m s.l.m. su un colle tufaceo dai versanti ripidi e franosi, alla destra del fiume Paglia, in bella posizione dominante la [...] centro etrusco identificabile con Volsinii veteres (➔ Bolsena), decadde in epoca romana. Più volte occupata durante le invasionibarbariche, sotto i Longobardi (dal 606) ebbe suoi propri conti. Comune autonomo dal 1137, presto divenne roccaforte ...
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(ted. Brandenburg an der Havel) Città della Germania (73.475 ab. nel 2006), nell’omonimo Land, 65 km a O di Berlino. Posta sul fiume Havel con una parte dell’abitato (Nuova Venezia) in un’isola fluviale, [...] sorgere d’industrie.
Agli inizi dell’era cristiana l’odierno B. fu abitato da Germani, sostituiti all’epoca delle invasionibarbariche dagli Slavi. La riconquista della pianura tra Elba e Oder fu iniziata dagli imperatori della casa di Sassonia, che ...
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(fr. Nice) Città della Francia meridionale (348.721 ab. nel 2007), sul Mediterraneo (Costa Azzurra); capoluogo del dipartimento delle Alpes-Maritimes. Si affaccia sul mare entro la Baia degli Angeli, [...] , nel 2° sec. a.C. entrò nell’orbita romana, appartenendo in età augustea alla Regio IX Liguria. Distrutta dalle invasionibarbariche e dai Saraceni (8°-9° sec.), dopo la crisi dell’Impero carolingio entrò a far parte della contea di Provenza ...
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(romeno Basarabia) Regione dell’Europa centro-orientale (44.300 km2), posta tra il Prut, il Danubio, il Mar Nero, il Dnestr; politicamente è ora ripartita tra l’Ucraina (la parte più meridionale) e la [...] dei cereali e al pascolo.
Zona di accesso alle bocche del Danubio e ai Balcani, la B., dopo la crisi delle invasionibarbariche e dei vari insediamenti di Goti, Unni, Avari, Bulgari, Bessi, Ugri, Peceneghi (sec. 10°), Polovzi (sec. 11°), nel 13° sec ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , restò priva anche della fisionomia amministrativa. Il declino dell’I. creò nel 5° sec. le condizioni per le invasionibarbariche. Roma fu a più riprese conquistata e nel 476 Odoacre, re degli Eruli, depose Romolo Augustolo, ultimo imperatore romano ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] nelle terre boeme. Nei primi secoli d.C. si importavano anche prodotti romani; verso il 5° sec. le invasionibarbariche portarono un notevole accrescimento di opere d’arte e di opere costruttive. Sorsero villaggi fortificati e le tracce delle ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...