GONZAGA, Cesare
Molly Bourne
Nacque, probabilmente in Sicilia, il 6 sett. 1536, primogenito di Ferrante I Gonzaga e Isabella di Capua; fu chiamato Cesare in onore di Carlo V. Tra i titoli ereditati [...] riuscì a far completare (ed espose nel 1594) la statua bronzea di Leone Leoni Ferrante che calpesta il Vizio e l'Invidia, tuttora nella piazza principale di Guastalla, che il G. aveva commissionato circa mezzo secolo prima in onore del padre.
Fonti e ...
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FALCONERIA
B. Van den Abeele
La f. è l'arte di addomesticare uccelli rapaci e di addestrarli a cacciare a vantaggio dell'uomo; a tale scopo nel Medioevo venivano utilizzate diverse specie di falchi, [...] quies. Più spesso però esso accompagna le immagini dei vizi, principalmente l'orgoglio (Parigi, BN, fr. 1581, c. 57r) e l'invidia (Parigi, BN, fr. 400, c. 53v), ma anche altri, per es. nelle Bibles moralisées (Friedman, 1984; Garnier, 1994).Il falco ...
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DE FERRARI, Gregorio
Federica Lamera
Figlio di Lorenzo e di una Maddalena, nacque a Porto Maurizio (ora Imperia Ponente) il 12 apr. 1647 (cfr. l'atto di battesimo in De Masi, s.d. ma 1945). Secondo [...] e a Giunone, mentre il secondo rappresenta Giove ordina alla Fama di divulgare la Gloria dopo aver sconfitto l'Invidia (Griseri, 1955, p. 36; Id., 1963, p. 69). Iconograficamente e stilisticamente affini alle tele dell'"appartamentino" sono gli altri ...
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GRAZIANI, Ercole
Roberto Cannatà
Nacque a Bologna il 14 ag. 1688 da umili genitori (Zanotti, II, p. 275). Rimasto orfano del padre in tenera età, fu alloggiato presso un parente perché apprendesse l'arte [...] tocco delicato memore della lezione di Pasinelli (Mazza, 1997, p. 115). La pala di S. Pietro riscosse notevole successo, suscitando l'invidia di Creti, come annota sempre Zanotti (Ottani Cavina - Roli, p. 146), ma procurando al G. tutta una serie di ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] Le fonti lo descrivono conciliante, riservato e sincero; era estremamente laborioso, ma non ambizioso, di conseguenza non suscitò invidia. Religiosissimo e devoto, come dimostra anche la predilezione, nei suoi dipinti, per la tematica sacra, condusse ...
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BRIOSCO, Andrea, detto Andrea Riccio (Rizzo, Crispus)
Deborah Pincus
Generalmente noto come Andrea Riccio, verosimilmente per la sua folta e riccia capigliatura quale la vediamo in medaglie e in varie [...] toro (Budapest, Museo delle Arti figurative); la Donna in piedi, talora considerata Susanna (collez. Frick, NewYork); la Invidia implorante, in cui si è anche ravvisata una personificazione della Fame (già collez. Wittman, Budapest). L'altro gruppo ...
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CORRADINI (Coradin), Antonio
Rossella Vodret Adamo
Nacque ad Este (Padova) il 6 sett. 1668 da Bernardo e Giulia Gatolin (Biasuz, 1935, p. 278 nota). La sua famiglia era di estrazione popolare, suo padre [...] però la statua, forse per il prezzo eccessivo o, come dice il Ghezzi (caricatura del 29 giugno 1752), per l'invidia dei Romani, rimase invenduta a palazzo Barberini, dove si trova tuttora. Una conferma della fama che il C. raggiunse a ...
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CALAMECH (Calamecca)
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di artisti carraresi, attivi a Messina nella seconda metà del secolo XVI, il cui nome trae origine da una località presso Carrara, denominata la Calamecca.
Primo [...] lo zio Andrea e gli veniva affidato, nonostante l'ancor giovane età, un gruppo allegorico di Minerva che schiaccia l'Invidia per gli apparati delle esequie di Michelangelo (Vasari, p. 302). Probabilmente nel 1565, insieme con lo zio, si trasferiva a ...
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LEOPARDI, Marcello
Susanne Adina Meyer
Non si hanno notizie certe su luogo e data di nascita del L., databile intorno al 1753, come risulta in particolare dall'indicazione presente negli Stati delle [...] numerosa famiglia; si dice che era stato avvelenato in Perugia dove aveva dipinto a fresco con molta lode, ma attirandosi l'invidia dei malevoli" (Fiori). La notizia della morte è confermata da F. Piranesi in una lettera del novembre del 1795 (Caira ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] panneggi, dalla trasparenza della pittura, che nella veste del Bambino raggiunge una sottigliezza impalpabile, da fare invidia a Cimabue.La piccola Madonna dei Francescani, nonostante numerose abrasioni e l'impoverimento della superficie dipinta, ha ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...