DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] l'era preso in qualità di cappellano domestico. Oltre ai risentimenti di qualche vacuo nobilotto, il D. aveva suscitato qualche invidia in intellettuali del posto come Giuseppe De Coletti. Di lì a poco, accampando di essere stato chiamato dall'amico ...
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BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] avuto nel comitato sabinense (ibid., pp. 229 s.). Ma il fratello di Ottaviano, il conte Oddone, "dolo et invidia ductus", dice Gregorio (ibid., p. 230), adiratosi di tale accordo, cominciò a perseguitare il monastero, conquistando Capo di Farfa ...
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DE FERRARI, Gregorio
Federica Lamera
Figlio di Lorenzo e di una Maddalena, nacque a Porto Maurizio (ora Imperia Ponente) il 12 apr. 1647 (cfr. l'atto di battesimo in De Masi, s.d. ma 1945). Secondo [...] e a Giunone, mentre il secondo rappresenta Giove ordina alla Fama di divulgare la Gloria dopo aver sconfitto l'Invidia (Griseri, 1955, p. 36; Id., 1963, p. 69). Iconograficamente e stilisticamente affini alle tele dell'"appartamentino" sono gli altri ...
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LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di Chiara Gussoni di Andrea, nacque a Venezia il 13 apr. 1538.
Dopo il fallimento del banco dell'omonimo nonno del [...] "di piccola statura", con il "volto tutto mangiato dal vaiolo, la guardatura poco grata". Roso dall'ambizione e dall'invidia, il duca mira al trono, donde il preoccupato, esplicito allarme del diplomatico: "Viene stimato che, quando questo principe ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] (ed. Chiorboli, n. CXXV), nella solitudine arricchita dai "sacri studi", lungi da "odio", "inganno" e dagli "affamati morsi / de l'invidia", la capacità di correggere gli errori in cui si era avvolto per undici anni seguendo la corte, "maga perfida e ...
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GRAZIANI, Ercole
Roberto Cannatà
Nacque a Bologna il 14 ag. 1688 da umili genitori (Zanotti, II, p. 275). Rimasto orfano del padre in tenera età, fu alloggiato presso un parente perché apprendesse l'arte [...] tocco delicato memore della lezione di Pasinelli (Mazza, 1997, p. 115). La pala di S. Pietro riscosse notevole successo, suscitando l'invidia di Creti, come annota sempre Zanotti (Ottani Cavina - Roli, p. 146), ma procurando al G. tutta una serie di ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] Le fonti lo descrivono conciliante, riservato e sincero; era estremamente laborioso, ma non ambizioso, di conseguenza non suscitò invidia. Religiosissimo e devoto, come dimostra anche la predilezione, nei suoi dipinti, per la tematica sacra, condusse ...
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BRIOSCO, Andrea, detto Andrea Riccio (Rizzo, Crispus)
Deborah Pincus
Generalmente noto come Andrea Riccio, verosimilmente per la sua folta e riccia capigliatura quale la vediamo in medaglie e in varie [...] toro (Budapest, Museo delle Arti figurative); la Donna in piedi, talora considerata Susanna (collez. Frick, NewYork); la Invidia implorante, in cui si è anche ravvisata una personificazione della Fame (già collez. Wittman, Budapest). L'altro gruppo ...
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CORRADINI (Coradin), Antonio
Rossella Vodret Adamo
Nacque ad Este (Padova) il 6 sett. 1668 da Bernardo e Giulia Gatolin (Biasuz, 1935, p. 278 nota). La sua famiglia era di estrazione popolare, suo padre [...] però la statua, forse per il prezzo eccessivo o, come dice il Ghezzi (caricatura del 29 giugno 1752), per l'invidia dei Romani, rimase invenduta a palazzo Barberini, dove si trova tuttora. Una conferma della fama che il C. raggiunse a ...
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MALVEZZI, Ludovico
Elvira Vittozzi
Nacque a Bologna nel 1418 da Giovanna Bentivoglio e da Gaspare di Musotto, del ramo della famiglia Malvezzi di Ca' Grande (o Malvezzi da S. Sigismondo) dell'aristocrazia [...] dei Canetoli, accusato di aver prestato soldi ai fuorusciti per aiutarli a tornare a Bologna.
Probabilmente anche l'invidia sottesa alla rivalità politica spinse Ercole a questa azione: Sante Bentivoglio, come accusatore di Felisini, infatti, si ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...