ebrei
Il nome e., di origine incerta ma di probabile derivazione dall’ebraico ivri (da ever, «dall’altra parte») fu usato per la prima volta a definire Abramo, «colui che sta dall’altra parte», ed è [...] nel regno di Giuda si svolse la lotta tra forze politiche e profetismo. La tendenza paganeggiante raggiunse il culmine sotto il , la presenza ebraica più numerosa in Europa. Nei Paesi islamici, la condizione degli e. fu in complesso migliore che ...
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culto
Adriano Favole
Gli atti con cui l'uomo venera divinità e forze sovrannaturali
Preghiere, cerimonie, riti e pellegrinaggi sono presenti in gran parte delle società umane. A partire da credenze [...] , per esempio, è un centro di culto di grande importanza simbolica per l'ebraismo, il cristianesimo e l'Islam: il controllo politico di questa città ricca di simboli religiosi ha prodotto (e produce tuttora) forti conflitti tra le varie comunità ...
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religione
Caterina Moro
La fede nel divino
Alla base di ciascuna religione c’è la convinzione che il mondo e la vita dell’uomo dipendano da esseri diversi dall’uomo e più potenti. Tutte le religioni [...] che fungeva da re (Zeus per i Greci o Ra per gli Egizi). Al politeismo si oppongono le religioni monoteiste, cioè l’ebraismo (giudaismo), il cristianesimo e l’islamismo (Islam), che credono in un solo Dio creatore e responsabile di tutto l’universo ...
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copti (ar. qubt o qift, derivato dal gr. Aiguptios «egiziano»)
copti
(ar. qubṭ o qifṭ, derivato dal gr. Aiguptios «egiziano») Nome dato, dopo la conquista islamica del 7° sec., alla popolazione egiziana [...] secoli, per effetto del processo di conversione all’islam di una parte rilevante della popolazione locale, la denominazione nasseriano, la cui ideologia panaraba e le concomitanti politiche di nazionalizzazione colpirono duramente la comunità, dando ...
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dar al-islam (ar. «casa dell'islam»)
dar al-islam
(ar. «casa dell’islam») Lo spazio territoriale e politico soggetto alla legge islamica e abitato dalla umma («comunità») dei credenti, entro il quale [...] è vietato condurre guerre, opposto al dar al-harb («casa della guerra»), ossia il territorio extraislamico nel quale è lecito e doveroso condurre il ...
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zoroastrismo La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam, cioè fino alla conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, Zaratustra, [...] venne così ufficialmente sancita e si tramutò in un’arma efficace del potere politico e religioso.
La conquista araba spazzò via lo z. con relativa facilità: la conversione all’Islam fu un fenomeno di massa, a causa delle scarse radici popolari che ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] ’ordine costituito, di carattere religioso, ma anche sociale e politico.
Secondo Raimondo di Pennaforte (Decretali di Gregorio IX, 1234 conquista di Granata che, intimamente fedeli all’Islam, si sottomettevano apparentemente ai precetti cattolici. Nel ...
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Nell’accezione più generale del termine, qualsiasi atteggiamento orientato all’applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una dottrina religiosa o ideologica.
In senso [...] , nella visione del mondo occidentale, ha assunto una connotazione spiccatamente politica, non sempre corrispondente ai significati propri che riveste l’Islam dal suo interno. Per Islam infatti si intende sia il denominatore storico comune dei popoli ...
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Mahdī Nell’islam, colui che è destinato a restaurare la religione e la giustizia prima della fine del mondo, secondo una dottrina estranea al Corano, ma che ha avuto seguito soprattutto nell’islam sciita, [...] della confraternita mistica as-Samaniyya, diede vita al movimento religioso e politico del mahdismo (al-Mahdiyya) per la restaurazione della comunità islamica primitiva e la liberazione del Sudan dall’occupazione anglo-egiziana. Conquistata gran ...
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Orientalista e teologo italiano (Savona 1870 - Roma 1926). Entrato tra gli eremitani di s. Agostino (1885), poi passato agli agostiniani dell'Assunzione e di qui tornato nel 1902 agli eremitani, fu poi [...] Bessarione (1896-1923), pubblicando inoltre: Die Polemik des Islam (1902); La Chiesa russa (1908); Nomenclator litterarius examinata et discussa (2 voll., 1911-13). Di carattere politico La politica asiatica dei bolscevichi (1924) e La geografia ...
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islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...
islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...