logica minimale
logica minimale calcolo logico, introdotto nel 1936 dal matematico norvegese I. Johansson. È una rielaborazione della → logica intuizionista in cui non è prevista la legge cosiddetta [...] di regole logiche che non comprenda né il principio del → terzo escluso né l’ex falso quodlibet. In base all’isomorfismo di → Curry-Howard le deduzioni logiche, così formalizzate, possono essere associate a dei programmi. Più precisamente, in logica ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] 1] siano tutte tra loro distinte o no. Nel primo caso, il più piccolo corpo che contenga K e tutte le espressioni [1] è isomorfo al corpo K′, i cui elementi sono le funzioni razionali di x a coefficienti in K: il corpo K′ si dice allora ottenuto da K ...
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Wiener Norbert
Wiener 〈vìinër〉 Norbert [STF] (Columbia, Missouri, 1894 - Stoccolma 1964) Prof. di matematica nel MIT (1932). ◆ [PRB] Caos omogeneo di W.: v.processi stocastici: IV 608c. ◆ [ANM] Equazioni [...] v. immagini, elaborazioni di: III 171 a. ◆ [ELT] [INF] Formula di Hartley-Tuller-W.-Shannon: → Hartly, Ralph Vinton Lion. ◆ [ANM] Isomorfismo di W.-Segal: v. funzionale, analisi: II 771 e. ◆ [PRB] Misura di W.: v. diffusione, teoria della: II 166 c ...
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piano vettoriale
piano vettoriale in algebra lineare, insieme dei vettori del piano cartesiano, tra i quali è definita un’operazione binaria di addizione, mediante la regola del → parallelogramma, e [...] messo in corrispondenza biunivoca con R2 e tale corrispondenza conserva le operazioni e le loro proprietà (isomorfismo). Il piano vettoriale intuitivo dei vettori geometrici viene generalizzato in una definizione assiomatica che caratterizza le ...
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PRIOR, George Thurland
Maria Piazza
Mineralogista e petrografo, nato a Oxford il 16 dicembre 1862, morto a Hatch End (presso Londra) l'8 marzo 1936. Laureato in scienze nel 1905 a Oxford, era entrato [...] rocce, di meteoriti sempre con deciso indirizzo chimico.
Del primo gruppo di lavori si possono ricordare gli studî sull'isomorfismo degli argenti rossi, in collaborazione con H. . Miers: On a specimen of proustite containing antimony, in Min. Magaz ...
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taglio, eliminazione del
taglio, eliminazione del in logica, e in particolare nel calcolo dei → sequenti, possibilità di non utilizzare la regola del taglio (→ taglio, regola del) in una dimostrazione. [...] in cui non si faccia uso di tale regola, rendendo così le deduzioni del calcolo dei sequenti assimilabili a procedure algoritmiche e stabilendo un legame fra la teoria della dimostrazione e l’informatica teorica (→ Curry-Howard, isomorfismo di). ...
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estensione
estensione in algebra, costruzione di una struttura più ampia di una struttura data, ma che contenga al suo interno una struttura isomorfa a quella data. Per esempio, il campo C dei numeri [...] su K e se ƒ(x) è il suo polinomio minimo su K, allora il grado [K(α) : K] coincide con il grado di ƒ(x) ed esiste un isomorfismo di campi tra K(α) e il campo K[x]/(ƒ(x)): poiché ƒ(x) è irriducibile, esso genera un ideale (ƒ(x)) che è massimale in K[x ...
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resto, teorema cinese del
resto, teorema cinese del stabilisce che se r e s sono due interi coprimi e a e b due arbitrari numeri interi, allora esiste un intero n che soddisfa contemporaneamente n ≡ [...] e s sono due interi coprimi, allora l’applicazione naturale ƒ: Z → Zr × Zs definita da ƒ(n) = (πr(n), πs(n)) induce un isomorfismo Zrs ≅ Zr × Zs. Il teorema può essere generalizzato ad arbitrarie famiglie finite di interi a due a due coprimi e più in ...
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Bolzano
Bolzano Bernhard (Praga 1781 - 1848) matematico e filosofo boemo. Fu sacerdote e insegnò scienza della religione all’università di Praga, ma il suo nome è legato agli studi sui fondamenti della [...] della teoria degli insiemi infiniti di G. Cantor, come per esempio il concetto di isomorfismo, osservando altresì la possibilità di stabilire un isomorfismo tra un insieme infinito e un suo sottoinsieme proprio, pur non adottando tale possibilità ...
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Termine introdotto da P. Groth nel 1870 per indicare quel fenomeno per cui, quando in alcuni composti organici si sostituiscono uno o più atomi di idrogeno con atomi di altri elementi, i cristalli dei [...] considerarsi derivate l’una dall’altra per sostituzione di un atomo o di un complesso di atomi. In tal senso si può dire che la m. rappresenti una situazione intermedia tra l’isomorfismo e la completa modificazione delle proprietà cristallografiche. ...
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isomorfismo
iṡomorfismo s. m. [comp. di iso- e -morfismo]. – 1. In cristallochimica, il fenomeno per cui due o più sostanze che hanno analoga formula chimica (e simili dimensioni relative di anioni e cationi) si presentano in cristalli aventi...
isomorfico
iṡomòrfico agg. [der. di isomorfo] (pl. m. -ci). – 1. In botanica, nell’alternanza di generazione, detto delle due generazioni quando hanno aspetto e sviluppo eguale. 2. In matematica, relativo all’isomorfismo o a fenomeni di isomorfismo;...