Biochimico (Asti 1893 - Winston-Salem 1970); prof. di fisiologia umana dal 1933, insegnò nelle univ. di Cagliari e Palermo. Dal 1939 fu professore e capo del Department of biochemistry nella Bowman-Gray [...] school of medicine di Winston-Salem (USA). Si dedicò prevalentemente a ricerche sul ricambio intermedio e sull'assorbimento dei lipidi; per primo ha impiegato gli isotopiradioattivi come rivelatori di sintesi biologiche. ...
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Elemento chimico, di simbolo Rh, numero atomico 45, peso atomico 102,91, di cui sono noti vari isotopiradioattivi artificiali. In natura esiste solo il nuclide 103Rh. Fu scoperto nel 1803 da W.H. Wollaston, [...] che così lo denominò per il colore roseo di molti suoi sali. È presente nei minerali del platino in misura del 5-6% e anche in alcune sabbie aurifere dell’America Centrale e Meridionale.
È un metallo bianco ...
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tecnezio Elemento chimico di numero atomico 43, simbolo Tc: è stato il primo elemento prodotto in laboratorio con mezzi artificiali (di qui il nome). Il numero di massa del suo isotopo più facilmente ottenibile [...] . Il rinvenimento del t. è da ascrivere a C. Perrier ed E. Segré, che nel 1936 scoprirono diversi isotopiradioattivi dell’elemento 43 in alcuni campioni di molibdeno irradiato con deutoni nel ciclotrone dell’università di California e, servendosi di ...
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ciclo geobiochìmico Processo in equilibrio dinamico attraverso il quale avviene la circolazione degli elementi chimici nella biosfera, che si svolge dagli organismi viventi all'ambiente e viceversa. Sono [...] di ciclo, varia la velocità di scambio da un compartimento (litosfera, idrosfera, atmosfera) all'altro; l'uso degli isotopiradioattivi e la teletrasmissione dei dati hanno permesso la misura quantitativa della ciclizzazione degli elementi: per es. l ...
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Microbiologo e biochimico (Declaran, Minnesota, 1907 - Cleveland 1991). Si laureò alla Iowa State University (1935), dove fece poi parte del dipartimento di batteriologia (1936-43). Prof. aggregato nel [...] , quali i batterî propionici, e non soltanto dagli autotrofi, come fino allora si era creduto. Con l'uso degli isotopiradioattivi del carbonio, poté dimostrare che la CO2 viene utilizzata da un gran numero di organismi eterotrofi, compreso l'uomo ...
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Chimico (Augusta 1873 - Stoccolma 1964); allievo di E. Fischer e A. Rosenheim a Berlino, successivamente assistente di W. Nernst a Gottinga, passò quindi a Stoccolma, prima come professore di chimica generale [...] der Enzyme, 4 voll., 1910; 3a ed. 1925-34). Si occupò di biochimica dei tumori mediante la tecnica degli isotopiradioattivi nelle importanti monografie: Biochemie der Tumoren (con B. Skarzynski, 1942) e Chemotherapie und Prophylaxis des Krebs (1962 ...
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Fisico russo (Poltava 1904 - Mosca 1994), prof. di fisica teorica dal 1930 in varie università (Char´kov, Tomsk, Kiev), e dal 1943 in quella di Mosca. Nel 1932, contemporaneamente a W. Heisenberg, formulò [...] atomico fosse costituito da protoni e neutroni. Svolse ricerche sull'elettrodinamica quantistica, sull'uso di isotopiradioattivi nelle ricerche biofisiche, sull'eventuale diminuzione secolare del campo gravitazionale terrestre e su problemi di ...
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Registrazione grafica, su carta, della radioattività di un organo (tiroide, fegato ecc.), dopo somministrazione di isotopiradioattivi che emettono raggi γ, con lo scopo di studiarne forma, dimensione [...] e modificazioni strutturali.
Radiografia eseguita con raggi γ, emessi da sostanze radioattive o prodotti con acceleratori lineari e betatroni, di largo impiego industriale. È soprattutto usata in metallurgia (controllo dei risultati della saldatura, ...
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Elemento chimico di numero atomico 87, simbolo Fr, ottenuto artificialmente dal fisico francese M. Perey (1939). Ne esistono soltanto isotopiradioattivi, naturali o artificiali (questi ultimi ottenuti [...] bombardando il torio con protoni), in numero di circa 20, con peso atomico compreso fra 211 e 226, aventi una vita media molto breve (la più lunga è di 21 minuti circa). Poiché è difficile ottenere quantità ...
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In medicina nucleare, tecnica istologica basata sull’impressione da parte di isotopiradioattivi (previamente introdotti nell’organismo o in colture di tessuti o cellule) di un’emulsione fotografica posta [...] a contatto dei preparati istologici allestiti con parti di quell’organismo o con materiale di quelle colture ...
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isotopo
iṡòtopo s. m. [dall’ingl. isotope (comp. di iso- e gr. τόπος «luogo»), termine coniato nel 1913 dal chimico e fisico ingl. F. Soddy]. – In chimica fisica, nome con cui vengono indicati atomi appartenenti allo stesso elemento, con uguale...
radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...