Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] personale del pontefice la somma di 1.185 fiorini che risulta a suo credito nel bilancio del 12 luglio d'Orient", 34, 1935, pp. 414-38.
R. Valentini, Gli istituti romani di alta cultura e la presunta crisi dello "Studium Urbis" (1370-1420), ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] l'esigenza di trasformare o di abbattere gli antichi istituti comunali per ricondurre Lucca nel piano di quel più per inciso - rivelatrice del credito che il B. vantava, o credevadi vantare, presso le popolazioni di quella Montagna, da cui intendeva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] 1812 dopo un dissesto. Qui studiò in uno dei migliori istituti, il ginnasio S. Alessandro, erede del vecchio e prestigioso sia retribuito secondo l’opera, anche i letterati credono onoratissimo modo di guadagno l’uso del proprio ingegno» (C. ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] l’Europa una nuova identità nazionale, giungeva l’appello di un ‘ritorno al Medioevo’ come all’età fondatrice diistituti e valori culturali e religiosi europei: banditore il fortunato libro di E.R. Curtius su Europäische Literatur und lateinische ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] dei rapporti fra Stato e Chiesa, senza contare l’errore dicredere che il positivismo trionfante non avesse anch’esso una sua etica fu pure la fondazione nel 1934 di un Istituto per gli studi di politica internazionale che operò molto anche ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] a Costantino quale autore di importanti istituti civici, senza certezza documentaria di un suo intervento L’assimilazione compiuta da Eunapio-Zosimo tra Costantino e Teodosio fa credere che Eunapio vedesse in quest’ultimo il Costantino della sua età ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] conferenze episcopali regionali, appariva un istituto debole e non era in grado di rappresentare un’istanza unitaria4. Per ’incontro con gli altri vescovi fiducia e forza per crederci. Erano emersi nuovi protagonisti, vescovi spesso più giovani che ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] vasto, e almeno tendenzialmente più solido e soddisfacente, il credito acquistato localmente; d’altro canto, non è sicuro a cura di), Lettere di Michelangelo Caetani duca di Sermoneta. Cultura e politica nella Roma di Pio IX, Istitutodi Studi Romani ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] ordini e il sorgere di nuovi istituti: dal 1819 al 1860 furono approvate una quarantina di congregazioni religiose, appena credito, impegno nello studiare i meccanismi del mercato e delle retribuzioni assegnabili al lavoro, fino all’attivazione di ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] credito. Industrie, banche e società. 1839-1889, p. 176, fasc. 56, p. 207, fase. 164; Archivio di Stato di Firenze, Arch. Ricasoli, cass. 74, n. 80; Arch. di Stato di degli Istituti ospedalieri, aa. 1863-1867; Ibid., Arch. del Museo di storia ...
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istituto
(ant. instituto) s. m. [dal lat. institutum (der. di instituĕre: v. istituire), propr. «ciò che è stato stabilito», e in partic. «proposito, scopo», «norma, principio, ordinamento della vita privata o pubblica derivato dai costumi,...
credito
crédito s. m. [dal lat. credĭtum, part. pass. neutro di credĕre «affidare, credere»; propr. «cosa affidata»]. – 1. a. Solo al sing., il credere, l’esser creduto, nelle locuz. avere c., trovare c., esser creduto, dar c., credere; negare...