Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] lo sai che Gianluca sta male?
(56) te ne ho già parlato del nostro viaggio, vero?
(57) ce l’hai una sigaretta?
(58) non ci dislocazione a sinistra:
è attestata lungo tutta la storia dell’italiano, e rappresenta quindi a buon diritto uno di quei tratti ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] «dicono non poter credere», iperbati come «la nostra oggi toscana»), con un singolare disinteresse per il collegamento fra l’origine regionale dello scrittore e il tipo di italiano che egli scrive. Il grande poligrafo Pietro Aretino, attivo prima ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] un «allungamento di compenso» della vocale precedente). Inoltre è propria dell’italiano parlato a Roma la tendenza alla pronuncia intensa di /m/ in A. (1939), L’asse linguistico Roma-Firenze, «Lingua nostra» 1, pp. 25-27.
Caffarelli, Enzo (2009), ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] «l’inizio della fase più recente della nostra storia linguistica: una fase in cui appare sempre
Dardi, Andrea (1992), Dalla provincia all’Europa. L’influsso del francese sull’italiano tra il 1650 e il 1715, Firenze, Le Lettere.
Dardi, Andrea (1995 ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] è parte integrante assoluta del nostro organismo intellettuale e vive nella nostra intima vita. Il pensiero 72; L'iscrizione antichissima del Foro e la storia di Roma, in Rivista d'Italia, II(1899), pp. 432-453; Il Cippo antichissimo del Foro, ibid., ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] della sequenza avversativa ma però, proscrizione che non trova fondamento né nella struttura né nella storia dell’italiano: non nella struttura, perché la nostra lingua ammette il cumulo di ma con connettivi omologhi a però (si pensi alle sequenze ma ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] non fare tanto i grandi (Pizzolotto 1991: 89; ital. / svizzero tedesco)
L’enunciazione mistilingue richiede una e la Piovana di Ruzante, anteriore al 1533:
– Compare, le pive è nostre. L’òsemo truca e no vuol pi stanziare in la santosa.
– Compare, ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] al corteggiatore nella propria lingua e in malo modo (➔ scrittori stranieri, italiano degli).
Altri reperti recentemente hanno arricchito il panorama della nostra lirica più antica, documentando un’attività poetica anteriore alla nascita della Scuola ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] a proposito del quale però Charles de Brosses, storico, geografo e uomo politico che aveva viaggiato per l’Italia nel 1739-1740, scriverà: «La nostra lingua è solo chiara». Secondo lui la lirica italiana aveva il vantaggio, rispetto alla francese, di ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] , Umbria e Lazio, con estensioni non marginali verso zone abruzzesi e molisane (➔ Italia mediana); da questi territori proviene, fin dalle fasi più remote della nostra storia linguistica, un «complesso imponente di testi in volgare (tutti collegati ...
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italo
ìtalo agg. [dal lat. Itălus]. – Sinon. letter. e poet. di italico (dell’Italia antica) e di italiano: in un tempio accolte Serbi l’itale glorie (Foscolo); Itala gente da le molte vite (Carducci). Raro come sost.: Italo ardito, a che...
nuovo italiano
loc. s.le m. Immigrato di seconda generazione e, più in generale, cittadino con passaporto straniero che risiede stabilmente in Italia. ♦ [...] i nuovi italiani usano sul lavoro e nella vita sociale le loro lingue, mescolate...