Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] d’autore non escludono il ricorso contestuale all’uso popolare o addirittura dialettale, nella polifonia di uno stile che non un limite, come invece sostenevano altri, tra cui ➔ Italo Calvino. La categoria di deformazione è per lui connessa all’atto ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] nelle parole «non comuni […] peregrine e da l’uso popolare lontane».
Da qui la sostanza del vocabolario della Liberata: in Id., Studi sulla letteratura del Rinascimento, Firenze, La Nuova Italia, 1971, pp. 230-241).
Marazzini, Claudio (1993), Il ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] il suo contributo alla rinascita degli studi classici nell’Italia del dopoguerra. Egli fondò, con Gino Funaioli, la conferenza Ulisse (pronunciata il 15 aprile 1921 all’Università popolare di Campobasso e ivi pubblicata nel 1922), è stata ripubblicata ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] Regione autonoma in regime di bilinguismo, la didattica avviene, a tutti i livelli, in italiano e francese.
Nelle Valli Valdesi il francese ebbe un radicamento più popolare che non in Valle d’Aosta, avendo assunto, nel contempo, la funzione (che ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] dottore anche se nulla si sa del suo titolo di studio effettivo. Da ciò deriva il motto popolare ironico secondo cui «in Italia siamo tutti dottori».
Esistono poi appellativi generici, di varia origine, oggi riservati ai destinatari più diversi. In ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] entra come figura caratteristica anche nei testi a diffusione popolare, come i libretti d’opera lirica (➔ melodramma, milionaria (Quadro primo)
o negli inni (così in “Fratelli di Italia” di Goffredo Mameli:
(16) Dall’Alpe a Sicilia,
ovunque è ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] solo dopo la scoperta dell’America, la cui coltivazione nell’Italia settentrionale non inizia prima del XVIII secolo; Messedaglia 1973): mondo classico, quanto da un’accettazione del mondo popolare emergente, e soprattutto della lingua. La mescidanza ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] costruzione abbastanza + aggettivo + da + infinito: sei abbastanza grande da far da solo. Nel parlato popolare di varie regioni del centro d’Italia, abbastanza usato da solo in risposta a domande di convenevole, significa «abbastanza bene, molto ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] a) Averci nel senso di «avere». Quest’uso, originario dell’Italia centrale, è oggi diffusissimo, benché al Sud sia ancora ben nuovo verbo centrare» (D’Achille 2006: 123). Nel parlato popolare si ha anche che ci centra? Dal parlato il costrutto ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] o raddoppia?), rientrano talora nell’ambito dell’espressionismo linguistico, con escursione plurilingue dall’italiano letterario al dialetto, dalla lingua burocratica a quella popolare, di personaggi quali Paolo Bonolis. Quella di quest’ultimo «è un ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...