ANTONELLI, Alessandro
Paolo Portoghesi
Nacque a Ghemme (Novara) il 14 luglio 1798, secondogenito del notaio Costanzo e di Angiola Bozzi. Studiò a Milano nel Liceo Artistico e quindi nell'Accademia di [...] sua giustificazione nel filone più autentico del pensiero risorgimentale.
La cupola di San Gaudenzio a Novara è n. s., VIII (1958), pp. 39-,46,- C. Maltese, Storia dell'arte in Italia, 1785-1943, Torino 1960, pp. 103, 161-66, 273; U. Thieme-F. Becker ...
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CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] è il primo dei suoi grandi quadri ispirati all'epos risorgimentale e di certo il più popolare: una composizione "in 1967, pp. 21 s.; F. Bellonzi, La pittura di storia dell'Ottocento ital., Milano 1967, p. 21; La Galleria dell'Accad. di Belle Arti…, ...
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Torino
Margherita Zizi
La città della Fiat
Capitale del Regno di Sardegna e per un breve periodo dell’Italia, Torino è uno dei principali centri industriali del paese grazie soprattutto alla presenza [...] città ritrovò il suo status di capitale.
La stagione risorgimentale
Estintosi con Carlo Felice il ramo principale dei Savoia, il Festival internazionale del cinema – il più importante in Italia dopo quello di Venezia –, la cui prima edizione risale ...
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MACCIÒ, Demostene
Federico Trastulli
Nacque a Pistoia il 4 nov. 1824 dal notaio Michelangiolo e da Assunta Arrigoni. Poco è noto circa i primi anni della sua formazione. Non è certo se sia stato spinto [...] più importanti interpreti della pittura storica risorgimentale, prediligendo soggetti d'epoca medievale, Firenze 1977, pp. 72 s., 98; Id., Una provincia del Novecento italiano, in La città e gli artisti. Pistoia tra avanguardie e Novecento (catal., ...
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BELLI, Luigi
Giorgio Di Genova
Figlio di Giuseppe, pittore, nacque a Torino il 28 febbr. 1848. Di madre francese, studiò a Parigi con Torrier architettura decorativa; tornato a Torino, cominciò a dedicarsi [...] 1917, fu l'ultima sua opera. Il B. era dunque uno degli artisti più attivi nella scultura monumentale e patriottica dell'Italia post-risorgimentale: accanto a questi monumenti e ad altri, tra cui quelli, a Torino, dedicati al Rattazzi, al Sella, alla ...
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Romanticismo
Italo Pantani
Nonostante le innumerevoli interpretazioni volte a fissarne un coerente sistema di contenuti, il R. risulta ancora fenomeno difficilmente riducibile a definizioni unitarie. [...] è stato l'ovvio presupposto di una fortuna critica che, in Italia, si è anche nutrita dell'immediato riconoscimento dei romantici quali rappresentanti per eccellenza dello spirito risorgimentale. Neppure però sono mancati oppositori a tale tradizione ...
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Induno, Gerolamo
Pittore (Milano 1825 - ivi 1890). Fratello di Domenico, frequentò dal 1839 al 1846 i corsi di Luigi Sabatelli presso l’Accademia di Brera, dove esordì nel 1854 con studi dal vero e ritratti. [...] parte alle Cinque giornate di Milano, dovette lasciare l’Italia per la Svizzera. Recatosi poi a Firenze, si arruolò nel 1851. Gravemente ferito, tornò a Milano e ai temi risorgimentali iniziò ad affiancare soggetti di vita quotidiana, cari anche alla ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] (non voluto parallelismo alla mitizzazione risorgimentale) come epoca di realizzazione della società La questione della proprietà ecclesiastica nel regno di Sardegna e nel regno d’Italia (1848-1888), Torino 1911, Bologna 19742, pp. 35-39; G. ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] alla Promotrice fiorentina del 1851, il dipinto Un esule che dall’Alpe guarda verso l’Italia, nel quale aveva felicemente combinato la tematica risorgimentale con la pittura di sentimento e di genere, tanto che la stessa Promotrice lo aveva scelto ...
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INDUNO, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Milano il 14 maggio 1815, quintogenito di Marco, cuoco e credenziere presso le cucine di corte, e Giulia Somaschi. Appena ragazzo, l'I. fu mandato a bottega [...] una serie di quadri in cui la tematica risorgimentale viene risolta in una chiave sorprendentemente intimistica. , L'atelier dei fratelli Induno, in Pittura e pittori dell'Ottocento italiano, I, Novara 1998, pp. 182-204; Intorno agli Induno. ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
maanchismo
(ma-anchismo), s. m. (iron.) Il tener conto di qualcosa e del suo esatto contrario. ◆ A [Federico] De Roberto non interessava certo raccontare col suo romanzo [«I Viceré»] un caso di «ma-anchismo» ante litteram, di un voltagabbana...