Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] comunicati e degli interventi ufficiali, disse: "Voglio bene al Ticino, anche se quel porco ogni tanto viene a lavarmi i piedi".
L'italiano neutro e grigio, che sempre di più si sente in giro, o fuoriesce da TV e TG e comunicati vari dell'ufficialità ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] i e -o dopo l- e r- prima di consonante nello stesso sintagma (qui recar gente, lor paese) era generale in italiano antico, mentre in italiano moderno è più limitata (solo la prima forma, con caduta di -e, è ancora in uso in alcuni contesti, come far ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] Firenze è l’opposto [...]; la pronuncia di una parola come copia altri la intende come coppia e viceversa; a fine in parte d’Italia suona come affine e altrove suona con f non rafforzata; c’è chi distingue tra la pronuncia di spazi e quella di spazzi ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] come tratti di parlato.
Per alcuni fenomeni, come la frase relativa (➔ che polivalente; ➔ relative, frasi), italiano popolare, italiano parlato e italiano standard si dispongono lungo un continuum (Berruto 1987: 123-134) e in vari altri casi (per es ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] guancia e non gota, l’una («ora») e non il tocco, maniglia e non gruccia, raffreddore e non infreddatura (➔ italiano regionale).
L’italiano standard, coi suoi trenta fonemi (o ventotto, se non si accetta la fonematicità delle ➔ semivocali, [j] e [w ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] (si riprende qui lo schema di Galli de’ Paratesi 1992: 133, da cui si traggono anche le citazioni):
(a) glosse in italiano a testi in ebraico, di varia entità (a volte consistono di una sola parola); i primi testi del genere sembrano essere le glosse ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] fatto che la stessa latinità, data per morta, non è un ente storico fisso e immobile e, nella sua relazione con l’italiano (come con altre lingue) continua a mutare forma, negli ambiti e negli usi in cui via via si è identificata e ritirata: ideale ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] importanza del Grand Tour per la diffusione della lingua italiana. Comunque, ad es., l’opera di Goethe è piena di riferimenti all’Italia e nella sua Weimar la conoscenza della lingua italiana era così diffusa che dal 1787 al 1789 vi usciva persino un ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ; sul fenomeno si veda da ultimo Loporcaro 2007, che postula un «allungamento di compenso» della vocale precedente). Inoltre è propria dell’italiano parlato a Roma la tendenza alla pronuncia intensa di /m/ in nu[mː]ero (in altre voci, come ca[mː]era ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] autore di Les Entretiens d’Ariste et d’Eugène, del 1671: il francese è come sua madre, il latino, con il quale l’italiano non ha più molto in comune, essendo una lingua «molle ed effeminata (molle et effeminée) secondo il temperamento e i costumi del ...
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italiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Dell’Italia: il popolo i.; lingua, storia, letteratura i.; la civiltà, la cultura i.; le coste, le regioni, le città, le province i.; la Repubblica I., sia quella proclamata da Napoleone nel 1802...
itala
ìtala (o Ìtala) s. f. [abbrev. del lat. ităla versio «versione latina»]. – Nome tradizionale della versione latina della Bibbia anteriore alla Vulgata; di essa rimangono solo frammenti.