Critico statunitense di origine canadese (Peterborough, Ontario, 1923 - Athens, Georgia, 2003). Prof. nell'univ. di Santa Barbara, California. La funzione della critica fu per K. innanzi tutto elucidazione: [...] ispirato dal romanticismo. La sua attività si concentrò quasi interamente su questo periodo, studiando autori quali E. Pound, W. Lewis, J. Joyce, T. S. Eliot e S. Beckett. Tra le sue opere più importanti: The poetry of Ezra Pound (1951), seguito nel ...
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Musicista (n. Budapest 1905 - m. presso Johannesburg 1960). Studiò composizione con Z. Kodály e violoncello con A. Schiffer. Dal 1935 si stabilì a Londra, dove, naturalizzato inglese, insegnò al Morley [...] College. Compose musiche teatrali, orchestrali, corali e da camera, influenzate principalmente dalla dodecafonia e dal jazz. Tra i suoi lavori, il più impegnativo è la cantata Ulysses (dal romanzo di Joyce) per tenore, coro e orchestra (1946-47). ...
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JOHNSON, Eyvind (App. II, 11, p. 56)
Romanziere svedese, morto a Stoccolma il 25 agosto 1976. Nel 1974 il premio Nobel per la letteratura, diviso con il connazionale H. Martinson, aveva coronato la sua [...] venticinquennio dall'applicazione al romanzo storico, con esiti artistici in verità discutibili, delle più moderne tecniche narrative (Joyce, Mann, Faulkner, Graves, ecc.). Tra le opere più significative, in cui però le tesi ideologiche generalmente ...
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Anglista italiano (Roma 1920 - Fregene, Roma, 2009). Allievo di M. Praz, prof. univ. dal 1957, ha insegnato a Roma dal 1966. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Ha dedicato importanti studî a Shakespeare [...] di W. B. Yeats; Poeti metafisici inglesi del Seicento (1964); John Donne (1968). Importanti i contributi dedicati a J. Joyce: Joyce in Rome. The genesis of Ulysses (1984), la supervisione alle edizioni italiane dell'Ulisse e di Finnegan's wake, e ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] la recherche du temps perdu di M. Proust, Ulysses di J. Joyce, Der Mann ohne Eigenschaften di R. Musil.
Giudicando in perfetta
I fondatori del r. moderno. Con l’Ulysses (1922), Joyce, che riassume generi diversi in un r. concepito come il loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La descrizione dell’universo metropolitano, se da un lato eredita dalla letteratura [...] e politiche, imperniato sulla separazione dei destini degli innamorati Rita e Manfred, nelle due metà di Berlino.
Le città di James Joyce e Italo Svevo
Se si fa ritorno ai primi decenni del secolo, e si confrontano tra loro i centri del modernismo ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] College di Dublino, nel 1928 divenne lettore d'inglese alla Scuola normale superiore di Parigi, dove fu amico di James Joyce, per ritornare nel 1930 al Trinity College come lettore di francese. Nel 1938 si trasferì definitivamente in Francia e dal ...
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Discorso continuato, soprattutto orale ma anche scritto, tenuto da una sola persona che si rivolge a sé stessa o ad altri, dai quali non attende o non ammette risposte o critiche, e con i quali non intende [...] narrativa, sperimentata da É. Dujardin alla fine dell’Ottocento e largamente impiegata nella letteratura del Novecento (J. Joyce, I. Svevo ecc.), mediante la quale il lettore viene introdotto direttamente nella vita interiore del personaggio, di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’espressione sperimentalismo si indica la forte tensione verso la ricerca stilistica [...] io individuale in una visione della condizione umana coincidente con la dispersione e l’insignificanza. A differenza dei personaggi di Joyce, quelli di Beckett hanno abbandonato ogni tipo di ricerca, sono ex uomini che si muovono in un nulla assoluto ...
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Scrittore inglese (Manchester 1917 - Londra 1993). È vissuto per qualche tempo in Malesia e nel Borneo, traendone ispirazione per The Malayan trilogy (1972; tradotto in Italia col titolo Malesia!, 1981), [...] , 1978; Homage to Qwert Yuiop, 1986; A mouthful of air: language and languages, especially English, 1992), specie come studioso di Joyce, che insieme ad A. Huxley è il suo precipuo modello letterario (Here comes everybody; an introduction to James ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...