Poeta inglese (Greenock 1918 - Madron, Cornovaglia, 1986). Nelle prime raccolte poetiche (Cage without grievance, 1942; The seven journeys, 1944; 2nd poems, 1945) si trovano echi della poesia di J. Joyce, [...] S. Beckett, E. L. Pound, Th. S. Eliot e M. Moore. Fra i temi ricorrenti, quello della inconciliabilità fra situazione e linguaggio, quello dell'identità, della memoria, del sogno. Di qui una poesia musicale ...
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Brilli, Attilio. – Docente universitario e scrittore italiano (n. 1936). Già professore ordinario di Letteratura angloamericana presso l'Università di Siena, ha pubblicato saggi su autori inglesi, irlandesi [...] e statunitensi quali Byron, Swift, Joyce e James; ha curato inoltre la pubblicazione delle Opere (1982) di R.L. Stevenson nella collana I Meridiani. Ritenuto uno tra i massimi storici della letteratura di viaggio, è autore di numerosi testi storici e ...
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Critico statunitense (Minneapolis 1912 - Cambridge, Massachusetts, 1994); insegnò (1954-83) letteratura inglese e comparata alla Harvard University. Fu redattore della rivista Comparative Literature. Si [...] occupò in particolare della narrativa (The broken column: a study in romantic hellenism, 1931; J. Joyce: a critical introduction, 1941; Toward Stendhal, 1945; Toward Balzac, 1948; Symbolism and fiction, 1956, ecc.). L. sostenne l'importanza del " ...
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Scrittore irlandese naturalizzato canadese (Belfast 1921 - Malibù 1999). Nel 1948 emigrò in Canada, dove scrisse per la Montreal Gazette; nel 1959 si trasferì negli USA. Narratore dotato di sensibilità [...] e acume psicologico, risentì, anche stilisticamente, dell'influenza del primo Joyce. Nel suo lavoro migliore, An answer from Limbo (1962), analizzò con dolente partecipazione il contrasto tra vecchi e nuovi tabù. Dei suoi romanzi ricordiamo: The ...
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Cancogni Violani, Franca. – Traduttrice e scrittrice italiana (Roma 1920 - ivi 2022). Traduttrice di letteratura angloamericana di vastissima esperienza (tra i suoi lavori più importanti occorre citare [...] le traduzioni di opere quali Gente di Dublino e I morti di J. Joyce, Figli e amanti di D.H. Lawrence e La freccia d’oro di J. Conrad), sceneggiatrice per la Rai, con il fratello Manlio ha pubblicato nel 1978, sotto lo pseudonimo di Giuseppe Tugnoli, ...
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Scrittore danese (Londra 1893 - Svendborg 1974). Massimo esponente della "letteratura della crisi" fra le due guerre mondiali, ne riflette le tendenze più nichilistiche soprattutto nel suo romanzo più [...] riuscito, l'autobiografico Haervaerk ("Distruzione", 1930) dove, insieme all'influsso della tecnica di Joyce, si avverte un'ansia di fede religiosa al fondo dei problemi morali e sociali che l'immanentismo comunista non è riuscito a risolvere. ...
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Letterato e storico dell'arte francese (Parigi 1876 - ivi 1943). Collaboratore di numerosi periodici, in partic. (1904-43) della Revue des Deux Mondes; conservatore, dal 1912, del Museo André a Chaalis [...] (Oise); amico di artisti e letterati (fra gli altri R. Rolland e J. Joyce). Prese parte attiva alla prima guerra mondiale (Chroniques du temps de la guerre, 1919; La bataille de Verdun, 1920). Tra i suoi saggi di critica letteraria sono specialmente ...
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Critico statunitense di origine canadese (Peterborough, Ontario, 1923 - Athens, Georgia, 2003). Prof. nell'univ. di Santa Barbara, California. La funzione della critica fu per K. innanzi tutto elucidazione: [...] ispirato dal romanticismo. La sua attività si concentrò quasi interamente su questo periodo, studiando autori quali E. Pound, W. Lewis, J. Joyce, T. S. Eliot e S. Beckett. Tra le sue opere più importanti: The poetry of Ezra Pound (1951), seguito nel ...
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Musicista (n. Budapest 1905 - m. presso Johannesburg 1960). Studiò composizione con Z. Kodály e violoncello con A. Schiffer. Dal 1935 si stabilì a Londra, dove, naturalizzato inglese, insegnò al Morley [...] College. Compose musiche teatrali, orchestrali, corali e da camera, influenzate principalmente dalla dodecafonia e dal jazz. Tra i suoi lavori, il più impegnativo è la cantata Ulysses (dal romanzo di Joyce) per tenore, coro e orchestra (1946-47). ...
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Anglista italiano (Roma 1920 - Fregene, Roma, 2009). Allievo di M. Praz, prof. univ. dal 1957, ha insegnato a Roma dal 1966. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Ha dedicato importanti studî a Shakespeare [...] di W. B. Yeats; Poeti metafisici inglesi del Seicento (1964); John Donne (1968). Importanti i contributi dedicati a J. Joyce: Joyce in Rome. The genesis of Ulysses (1984), la supervisione alle edizioni italiane dell'Ulisse e di Finnegan's wake, e ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...