In senso lato, genere poetico cui si possono ascrivere tutte quelle opere che hanno quale fine essenziale l’informazione, come trattati scientifici, manuali divulgativi di varie discipline, esposizioni [...] le opere di maggior rilievo sono le ‘arti poetiche’ (J. Vauquelin, M. Opitz ecc.), di cui si ebbero numerosi esempi sul finire del 17° sec. e nel corso del 18°: ricordiamo, per la Francia, il famoso Art poétique di N. Boileau-Despreaux e il Discours ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] sulla vitalità della Chiesa. Predicò occasionalmente fino al 1847, ma abbandonò la carriera ecclesiastica. Nel 1832-34 era stato in Europa, dove del gruppo (Bronson Alcott, Thoreau, Hawthorne e M. Fuller) furono suoi buoni amici e si riunirono ...
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de Giovanni, Maurizio. – Scrittore italiano (n. Napoli 1958). Giallista tra i più noti del panorama nazionale contemporaneo, ha esordito nella letteratura non in giovane età, partecipando nel 2005 a un [...] Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi e La Napoli del commissario Ricciardi, ambientati nella Napoli contemporanea; letteratura gialla Tre passi nel buio (con L. D'Andrea e M. Carlotto); nel 2019, Le parole di Sara, Il pianto dell'alba ...
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Scàlfari, Eugenio. - Giornalista e scrittore italiano (Civitavecchia, Roma, 1924 - Roma 2022). Tra i maggiori editorialisti italiani, fondatore nel 1976 del quotidiano La Repubblica di cui è stato direttore. [...] Gran Croce della Repubblica italiana (1996) e di chevalier de la Légion d'honneur (1999).
Laureatosi in giurisprudenza, nel 1950 iniziò la carriera giornalistica come collaboratore de Il Mondo di M. Pannunzio e de L'Europeo di A. Benedetti. Nel 1955 ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] da Pietro Ruffo, vicario in Calabria e Sicilia. Morto Corrado IV (1254) lasciando la tutela del fanciullo Corradino al tedesco Bertoldo di Hohenburg, M. tentò di ottenere il riconoscimento di Corradino, e con ciò della propria posizione, da ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] parti ritmiche, l'altra a quelle armoniche della musica. Dopo il 1804 si trattenne presso M.me de Staël, a Coppet sul Lago di Ginevra, come precettore dei suoi figli, e la seguì nei suoi viaggi attraverso l'Europa e le fu largo di suggerimenti per il ...
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Poeta (n. Todi - m. Collazzone 1306). È il mistico che diede alla poesia italiana le note più acute di un'esperienza religiosa vissuta nelle sue accese esaltazioni, nei suoi prorompenti entusiasmi e nelle [...] del mondo e del pontificato, sia che si auguri i più ripugnanti mali a sua mortificazione e a lode di Dio, sia che canti la vanità dei beni mondani o l'amore ardente di Gesù. In questa violenza sono i pregi e i limiti della sua poesia che raggiunge ...
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Scrittore e magistrato italiano (n. Taranto 1956). Giudice alla Corte d’Assise di Roma, è autore di numerosi libri perlopiù di genere giallo. È noto al pubblico soprattutto per Romanzo criminale (2002), [...] e Quasi per caso; nel 2020, Io sono il castigo, Tre passi per un delitto (con M. de Giovanni e C. Cassar Scalia); Il suo freddo pianto (2021); nel 2022, La Svedese e Dolce vita, dolce morte; Colpo di ritorno (2023); Per questi motivi. Autobiografia ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] fiabesco L'oiseau bleu (1909). Ottenne il premio Nobel per la letteratura (1911).
Vita
Dopo aver studiato dai Gesuiti, iniziò gli 1894), Aglavaine et Sélysette (1896). In Pelléas soprattutto M. diede il meglio della sua arte elegante e malinconica ...
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Protagonisti di numerose opere letterarie e teatrali. La celebre storia d'amore trattata nella tragedia Romeo and Juliet di W. Shakespeare (scritta probabilmente nel 1595, pubblicata nel 1597) trae origine [...] di F. Romani; Roméo et Juliette di Ch. Gounod (1867), su libretto di J. Barbier e M. Carré; G. e R. di R. Zandonai (1921), su libretto di A. Rossato; nonché la sinfonia di H. Berlioz (1839), l'ouverture di P. Čajkovskij (1869), il balletto di S ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...