Stato dell’Asia meridionale, sull’Oceano Indiano (Golfo del Bengala). Il confine terrestre lo divide dall’India, e solo per un brevissimo tratto, all’estremo SE, dal Myanmar. Fino al 1971 costituiva la [...] far parte del Commonwealth. La Costituzione (1972) sancì la laicità dello Stato. Le elezioni legislative del 1973 confermarono l’egemonia della di Ziaur Rahman (1977), che abolì il carattere laico dello Stato e fece della fedeltà all’islamismo uno ...
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cristofobia
(Cristofobia), s. f. Avversione nei confronti della figura di Cristo, della religione da lui fondata e di coloro che la praticano.
• I toni della Santa Sede confermano il rischio di una frattura. [...] statali (non da quelli pubblico-sociali) non è un atto di anticlericalismo ma di laicità. E questa non è cristofobia, come sostengono le gerarchie, perché la laicità non è una posizione di parte: è anzi l’obbedienza alle logiche della modernità ...
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Letterato e patriota italiano (Cosenza 1759 - Parigi 1832). Sacerdote, tenne posizioni illuministiche e anticuriali; nel 1792 entrò nella Società patriottica napoletana e si rifugiò quindi, lasciata la [...] conoscenza delle cose italiane. La sua opera di poeta, giurista, economista s'ispira a ideali di libertà, di laicità, di nazionalità; il fine politico costituisce il precipuo interesse delle sue tragedie, di derivazione alfieriana (Corradino, 1790 ...
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Gattegna, Renzo. – Avvocato civilista, ex presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Roma 1939 - ivi 2020). Attivamente impegnato nella vita della comunità ebraica romana e nazionale, ha [...] presidente, riconfermato nel 2012. All’interno dell’UCEI G. ha strenuamente propugnato il rispetto dei princìpi di laicità dello Stato e di libertà e eguaglianza delle minoranze, combattendo ogni forma di isolamento delle comunità ebraiche all ...
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Uomo politico francese (Troyes 1872 - Lione 1957). Militante nel partito radicale socialista, tra le due guerre fu più volte ministro e presidente del Consiglio (1924-25, 1926, 1932). Dopo la sconfitta [...] Pubblica istruzione nel governo di concentrazione repubblicana di R. Poincaré. Presidente onorario del suo partito, sostenitore della laicità dello stato, fu ancora presidente del Consiglio (giugno-dicembre 1932) o ministro in altri gabinetti, e ...
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HACK, Margherita
Claudio Censori
Astronoma, nata a Firenze il 12 giugno 1922 e morta a Trieste il 29 giugno 2013. Alla carriera universitaria, iniziata nel 1964 all’Università di Trieste, dove ottenne [...] sua carriera, e di un forte impegno nel sociale e nella politica, in nome della libertà di ricerca e della laicità dello Stato.
Il campo di ricerca scientifica di H. ha abbracciato diversi settori, accomunati tutti dallo stesso comune denominatore ...
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Uomo politico francese, nato a Schaerbeck-les-Bruxelles il 13 febbraio 1855, morto a Parigi il 28 aprile 1922. Studiò giurisprudenza, fu segretario di Jules Simon (1876-77), poi sottoprefetto a Dreux, [...] presidente nel 1898, fu rieletto nel 1901, ma soccombette di fronte a Léon Bourgeois nel 1902. Sostenne (1904-1905) la laicità dello Stato e la separazione fra Chiesa e Stato. Rieletto presidente della Camera nel maggio 1912, tenne quella carica sino ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] si parlò di vulnus al Concordato – e del mondo cattolico, che misero in difficoltà la Dc nei rapporti con i partiti laici. Un gruppo di intellettuali cattolici presentò la richiesta di un referendum abrogativo di questa legge, anche in polemica con l ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] , Il mondo, la Chiesa e il regno di Dio nella vita e opera di uno "starez" occidentale, in G. L.: vivere da laico. Appunti per una biografia e testimonianze, a cura di A. Oberti, Roma 1986, pp. 11-89 (nel volume altri importanti saggi e testimonianze ...
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cristianofobo
s. m. e agg. Chi o che avversa la religione cristiana e coloro che la praticano.
• [tit.] B-XVI chiede agli ambasciatori un antidoto all’epidemia cristianofoba (Foglio, 11 gennaio 2011, [...] pseudo intellettuali che ci buttavano in faccia, così come ai nostri amici che difendevano fermamente la laicità: islamofobi, cristianofobi, provocatori, aizzatori, razzisti, ve la siete cercata... Sì, condanniamo il terrorismo, ma. Sì, minacciare ...
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laicita
laicità s. f. [der. di laico], letter. – Condizione di chi è laico, carattere di ciò che è laico: difendere la l. dello stato, di un’istituzione; affermare, sostenere la l. della cultura.
laicato
s. m. [der. di laico]. – Condizione di laico. Più com. con senso concr. e collettivo, nella Chiesa cattolica, il complesso dei laici, ossia tutti i fedeli che non appartengono al clero.