MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] artisti toscani al suo seguito. Gli sono stati attribuiti infine il monumento funebre diLanfranco Settala in S. Marco e la ben più tarda arca di S. Agostino in S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia, sicuramente realizzata dalla sua ex-bottega.Con l'arca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Abbandonati i preconcetti storiografici sul romanico che limitano a poche aree l’ideazione di nuovi moduli [...] St. Peter und Paul di Hirsau, ma anche a casi italiani: il San Maiolo diPavia, che gli scavi archeologici diLanfranco non è implicata nella risoluzione di complessi problemi di statica, né nella sperimentazione di originali soluzioni di ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] ricorda cripte altomedievali, come S. Felice diPavia. La coesione della compagine architettonica viene inediti della chiesa di S. Antonino di Piacenza, Arte lombarda 15, 1970, pp. 9-21; A.C. Quintavalle, Piacenza Cathedral, Lanfranco and the School ...
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BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] con i sovrani, l'8 apr. 945 B. era a Pavia con i suoi più vicini sostenitori: il conte Lanfranco, cui veniva data la dignità palatina, Mílone, conte di Verona, Maginfredo, conte di Parma, ed i tre conti piemontesi Arduino, Aleramo ed Oberto ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] a Roma fu fondamentale, forse propiziato dalla commissione al Perugino e bottega dei polittico per la certosa diPavia che segnò un importante rinnovamento della cultura artistica locale. Significativamente, anche se senza fondamento, proprio il ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] 176; A. Peroni, La struttura del S. Giovanni in Borgo diPavia e il problema delle coperture nell'architettura romanica lombarda, Arte lombarda 14 , L'architetto Lanfranco e la struttura del duomo, in Lanfranco e Wiligelmo. Il duomo di Modena, Modena ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] Lanfranco stesso nel 1106 si rifiutò di proseguire l'impresa se non fosse stato spostato il corpo del santo.Questo passo è stato messo in relazione dalla critica con i risultati degli scavi compiuti nel 1913, a seguito del rifacimento del pavimento ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] dell’ateneo diPavia, si provvide anche a incrementare il numero delle cattedre delle scuole Palatine di Milano che Lanfranco Caretti nel 1951 in un breve intervento comparso in Studi di filologia italiana (poi in Id., Filologia e critica: studi di ...
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RESTAURO
M. Cordaro
Il termine lat. restaurare è sicuramente utilizzato in testi e iscrizioni medievali insieme ad altri, considerati sinonimi o equivalenti, quali instaurare, renovare, reficere, aptare, [...] fu distrutto, nella piazza del duomo diPavia, costituendo quasi il simbolo dell'identità di sculture antiche, in Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena, cat., Modena 1984, pp. 309-317; F. Rebecchi, Il reimpiego di materiale antico nel Duomo di ...
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LUZI, Mario
Stefano Verdino
Nacque il 20 ottobre 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino, secondogenito di Ciro (1882-1965), locale funzionario delle ferrovie, e di Margherita Papini (1882-1959); [...] da Vinci, dove ebbe come colleghi Eugenio Garin, Lanfranco Caretti e, in seguito, Giuseppe Zagarrio, uno 156-169); altri fondi al Centro manoscritti diPavia (cfr. Taccuino di viaggio in India e altri inediti, a cura di R. Cardini, Firenze 1998; G. ...
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