Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] dominio spagnolo che stremò la P., ormai desolata da carestie, dalla malaria e dalla peste, dalla piaga di un inerte latifondismo e dalle speculazioni di avidi profittatori. Tuttavia, nel 18° sec., anche la P. contribuì al moto per il rinnovamento ...
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(gr. Μεγάλη ῾Ελλάς) Denominazione attestata forse dalla seconda metà del 4° sec. a.C., e con più sicurezza dal 2° sec., per designare il complesso delle colonie greche dell’Italia meridionale peninsulare; [...] da parte romana, per sussulti antiromani manifestatisi nella regione, una causa sociale ed economica (il diffondersi del latifondo) e una di ordine naturale e ambientale (il progredire della malaria) provocarono o accentuarono il declino. Segni ...
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MESSICO
Anna Maria RATTI
Carlo DE ANGELIS
Pino FORTINI
. La Repubblica messicana (XXII, p. 958). - Con l'assunzione alla presidenza della repubblica, il 30 novembre 1934, del generale Lázaro Cárdenas [...] quale trova le sue basi legislative nella costituzione del 1917, che contiene disposizioni precise per il frazionamento del latifondo in piccole proprietà del coltivatore diretto o per la costituzione degli ejidos, cioè delle proprietà collettive di ...
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Panamá, Stato dell’America Centrale il cui territorio comprende la sezione più meridionale e più stretta della regione degli istmi, fra l’Oceano Atlantico a N e l’Oceano Pacifico a S. Confina a E con la [...] commerciale più progredito, indirizzato all’esportazione di prodotti di piantagione (banane, cacao, canna da zucchero), dove prevale il latifondo e per il quale vi è un largo impiego di capitale straniero. Abbastanza rilevante l’attività peschereccia ...
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VENEZUELA (XXXV, p. 107; App. I, p. 1120; II, 11, p. 1101; III, 11, p. 1078)
Pier Luigi Beretta
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Samuel Montealegre
Popolazione. - Secondo il censimento compiuto nel [...] , nel marzo 1960, la riforma agraria per incrementare le colture tradizionali, sia alimentari che industriali, ridurre il latifondo, introdurre un programma di bonifiche e d'irrigazione. Anche all'allevamento del bestiame sono stati dedicati notevoli ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] a basso prezzo di terre o con la confisca di beni dei contadini indebitati. Si avviava così la formazione del latifondo, e la situazione sociale tendeva ad aggravarsi per l’aumentare, in seguito ai successi bellici, degli schiavi nel lavoro della ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] 212), e la stessa sorte toccò 2 anni dopo ad Agrigento. Le confische di territori portarono allo sviluppo del latifondo, alla diminuzione degli abitanti, alla decadenza economica del’isola e a una moltiplicazione di schiavi che generò rivolte servili ...
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Stato dell’Asia sud-orientale, formato dall’omonimo gruppo insulare situato tra l’Oceano Pacifico, il Mar Cinese Meridionale e il Mare di Celebes. Le isole maggiori del vasto arcipelago sono: Luzon, Mindanao, [...] il che alimenta la sua opposizione al governo. Il paese è segnato dalle strutture agrarie impostate dagli Spagnoli (latifondo) e dagli Statuniten;si (piantagioni). Nonostante i tentativi di riforma agraria, l’accesso dei piccoli contadini al possesso ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] , la Bulgaria ha conosciuto un rivolgimento delle strutture economiche con la collettivizzazione (eliminazione del latifondo, creazione di proprietà collettive, pianificazione economica socialista, rafforzamento dell’apparato industriale). Già nella ...
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PIAZZA ARMERINA (XXVII, p. 141)
Gino Vinicio GFNTILI
ARMERINA Archeologia. - Nei pressi di Piazza Armerina, in contrada Casale, attorno al mosaico già noto, scavi recenti hanno portato alla luce una [...] è però avversata da s. Mazzarino, che propende piuttosto per l'assegnazione della villa a un latifondista cristiano, avanzando il nome di un Sabacius suggerito dal latifondo piazzese Sabuggio. Vedi tav. f. t.
Bibl.: P. Orsi, in Il Mondo Classico, I ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.