Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa a.): per es., il nome dell’autore o il titolo di un’opera (i sommari delle commedie di [...] d.C., ne danno in a. il titolo). Molto diffuso fra i Greci dell’età ellenistica, l’a. passò poi nella poesia latina cristiana, medievale, bizantina, in soggetti sacri e profani. Nella poesia italiana, è famoso l’a. formato dai capoversi delle terzine ...
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MANACORDA, Guido
Scrittore, nato ad Acqui il 5 giugno 1879. Compiuti gli studî alla Scuola normale di Pisa, all'Istituto superiore di Firenze e all'estero, fu prima direttore delle biblioteche universitarie [...] a Firenze. Partecipò come volontario alla prima Guerra mondiale.
E autore di numerose opere di critica (La poesia latina del rinascimento germanico, 1907; La selva e il Tempio, 1935; Medaglioni 1940; Die italienischen Madonnen des Quattrocento, 1937 ...
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CELLI, Luigi
Alessandra Cimmino
Nato a Roma il 13 luglio 1825 da Domenico e Carolina Pastorini, dopo aver frequentato i corsi del Pontificio Seminario romano si iscrisse, nel novembre 1842, alla facoltà [...] , si guadagnò fama di buon professionista e di ottimo estensore di memorie legali in lingua latina. Allievo assiduo, negli anni dell'università, del corso di eloquenza latina e italiana tenuto dall'abate piacentino L. M. Rezzi, rimase legato al suo ...
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Erudito greco (n. Costantinopoli - m. Londra prima del 1487); insegnante di greco a Bologna (1458-1466), poi a Roma, protetto dal Bessarione, e a Firenze, dove ebbe tra i suoi uditori il Poliziano; passò [...] (non numerose e in parte ancora inedite): una Monodia sulla presa di Costantinopoli, un opuscolo in difesa di Teodoro Gaza contro Michele Apostolio, la versione latina del De generatione et corruptione di Aristotele, dedicata a Lorenzo de' Medici. ...
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Poligrafo danese (Sönder-Bosch 1626 - Copenaghen 1690), prof. di lingue, botanica e chimica all'univ. di Copenaghen dal 1659, viaggiò a lungo in Europa soggiornando specialmente nei Paesi Bassi (1651-53), [...] produzione scientifica, particolarmente importante nel campo della chimica, della storia delle scienze naturali e della letteratura latina e dell'antiquaria. Fra le opere: De ortu et progressu chemiae (1668); Hermetis, Aegyptiorum et chemicorum ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] campo medico si facesse riferimento a quanto scritto da Ippocrate e dagli altri grandi di questa disciplina, così come per l'eloquenza latina ci si appellerebbe a Cicerone, per la poesia greca a Omero, per la storia romana a Livio, per la fisica e la ...
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GAURICO, Pomponio
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1481 ed il 1482 a Gauro, uno dei "casali" della contea di Giffoni (presso Salerno) posseduta allora dai d'Avalos, da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] isole greche fatto dal G. in compagnia di Lelio Campano e di Francesco Peto.
Di questo periodo è un libro di elegie latine di cui il fratello Luca si farà editore a Venezia nel 1526: Pomponii Gaurici Neapolitani Elegiae XXIX eclogae IIII sylvae III ...
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Filologo italiano (Scicli 1900 - Catania 1984); prof. univ. dal 1937, ha insegnato letteratura greca all'univ. di Genova, poi (dal 1946) in quella di Catania. Socio corr. dei Lincei (1973). Opere principali: [...] Aristofane (1934); La novella greca (1957); Il romanzo classico (1958); Saggi sulla tragedia greca (1969); La facezia in Grecia e a Roma (1971); Intorno ai lirici greci (1972); Utriusque linguae. Studi e ricerche di letteratura greca e latina (1974). ...
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LORENZI, Bartolomeo
Mario Allegri
Nacque da Lorenzo e da Francesca Ganascini, terzo di quattro figli, a Mazzurega, nel Veronese, il 4 giugno 1732. Due suoi fratelli, Francesco e Giandomenico, furono [...] . Spolverini (La coltivazione del riso, 1758), A. Tirabosco (L'uccellagione, 1775) e L. Miniscalchi (Mororum libri, 1769, in esametri latini tradotti in italiano nel 1792 dal figlio Leonardo con il titolo La coltivazione dei gelsi). Il poemetto del L ...
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Nell’antica Roma, toga (praetexta) intessuta con orlo di lana purpurea. Era usata dai magistrati che avevano diritto alla sella curulis (consoli, pretori, edili curuli, censori); da alti sacerdoti (il [...] municipali; dai fanciulli finché non deponevano gli insignia pueritiae, verso il diciassettesimo anno di età, e assumevano la toga pura degli adulti. Favola p. (lat. fabula praetexta o praetextata) La tragedia latina di argomento romano (➔ tragedia). ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...