LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] Degani - G. Burzacchini, Lirici greci. Antologia, Firenze 1980, p. 189; Q. Cataudella, Introduzione a Il romanzo antico greco e latino, Firenze 1981, pp. XXIV s.; R. Merendino, B. L.: una vita al servizio della politica culturale nel Mezzogiorno, in ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] come mostrano due esempi che trovano puntuale riscontro nei dati a disposizione. Il primo riguarda la palatalizzazione di ‹c› del latino seguito da ‹a›, come nel caso dei continuatori di campu «campo»: [ʦã] (alta Valle d’Aosta), [ʧamp] (bassa Valle d ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] la compresenza di una «pluralità di strati lessicali» (che è anche ovviamente «pluralità di toni»; Contini 1970: 171): dai ➔ latinismi che connotano i canti ‘dottrinali’ e spesso i personaggi (così in Par. VI, il canto di Giustiniano: cirro negletto ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] 10, 35)
Da un punto di vista diacronico, il sistema delle congiunzioni temporali italiano è più ridotto di quello latino: in italiano sono scomparse le congiunzioni polivalenti cum, ut, ubi, ma anche quelle più specifiche, come donec, quoad, quousque ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] il costituirsi di formazioni statali regionali, si delineano delle koinè cancelleresche sovramunicipali nelle quali componenti del latino curiale e giuridico si mescolano con persistenze dialettali e soprattutto con il sempre più forte influsso del ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] dell’IPA.
L’IPA è essenzialmente basato sui simboli dell’alfabeto latino (per es., b d g s l m); non mancano quale realizzazione fonetica dei nessi -tr-, -dr-, -str- o della sequenza latina -ll-.
In una vasta area dell’Italia centrale, /p t k/ ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] derivati da basi suppletive (➔ suppletivismo), vale a dire a partire da radici di origine dotta (tipicamente greca o latina); in questi casi, il rapporto di derivazione fra nome e aggettivo non è altrettanto evidente come negli esempi appena ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] i primi anni e iniziò i suoi studi nella città marchigiana. Dopo il ritorno della famiglia a Firenze studiò il greco e il latino e apprese anche le basi dell'ebraico. Entrò nell'Accademia dei Lucidi di Eufrosio (Frosino) Lapini e ne fu eletto console ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] 1982, pp. 98-101; M.A. Frangipani, Gli "Esempi di bello scrivere" di L. F. nei programmi scolastici postunitari, in Studi latini e ital., 1986, n. zero, pp. 161-182; C. Ossola, Tra lingua e storia, in Letteratura italiana (Einaudi), II, Torino 1986 ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] i pronomi personali tonici di prima e seconda persona singolare ([mi] e [ti] rispettivamente) derivano dalle forme oblique latine. Caratteristica del piemontese è la forma per la terza persona singolare (masch. [kjɛl], femm. [ˈkila] in torinese), che ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...