CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] ch'io mi ho fatti di queste lingue, havendole ridotte a capi e luoghi propri" e che utilizzava per tradurre dal latino in volgare e viceversa. Di tali apparecchi I luoghi costituiscono appunto una sorta di schema teorico, che il C. intendeva ora ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] vivo il dibattito intorno alla grafia dei nessi contenenti z e delle parole con es- o ess- iniziale da ex- latino (Galileo scriveva, per es., sia essempio, sia esempio), mentre le oscillazioni nella grafia delle lettere doppie negli scritti di autori ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] antichi, del 13° sec.). L’o. civile dell’età umanistica ebbe uno dei maggiori rappresentanti in E.S. Piccolomini (Pio II), in latino; uno dei più begli esempi di o. in volgare è l’orazione del doge T. Mocenigo contro il partito di F. Foscari (1421 ...
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Fisica
Fenomeno coinvolgente una forza che si esercita tra due corpi, sollecitati uno verso l’altro. Per es., è di a. la forza di gravitazione universale che si esercita tra due masse o la forza che si [...] di un’altra categoria usata per un elemento contiguo o psicologicamente dominante. Il fenomeno è frequente in lingue sintetiche (per es., il latino) e in genere consiste in un’assimilazione – parziale o totale – di una categoria a un’altra. L’a. può ...
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FONETICA (XIV, p. 622)
Giacomo Devoto
Dei principî e delle formule che hanno ispirato la fonetica tradizionale, "legge" del minimo sforzo, "legge" dell'espressività, "leggi fonetiche", "sostrato", soltanto [...] che invita a postulare una coerenza fonetica nelle lingue scarsamente conosciute e autorizza a considerare ad esempio ogni -f- latina all'interno di parola come un'impronta o una moda sabina.
Lo studio naturalistico dei fatti fonetici ha registrato ...
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MARICHAL, Robert
Armando PETRUCCI
Paleografo, papirologo, diplomatista, filologo romanzo, nato a Mandres, Seine-et-Oise, il 20 marzo 1904. Compiuti gli studî all'École des Chartes (1927), archivista [...] 1955, pp. 127-149. Dal 1954 il M., insieme con A. Bruckner, ha iniziato la pubblicazione di tutti i documenti originali latini anteriori al 9° secolo in un corpus dal titolo Chartae latinae antiquiores, di cui sono usciti i primi due volumi (Losanna ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] 2008), Dagli Appennini ai Carpazi. I difficili percorsi degli italianismi nel rumeno, in Italianismi e percorsi dell’italiano nelle lingue latine 2008, pp. 93-113.
Del Negro, Piero (2002), La rivoluzione militare e la lingua italiana in Europa tra il ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] 1987; V. Law, The transmission of early medieval elementary grammars. A case study, in Formative stages of classical tradition. Latin texts from antiquity to the Renaissance. Proceedings of a Conference held at Erice, 16-22 october 1993, a cura di O ...
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DEUTERIO
Paola Scarcia Piacentini
Poco o nulla si sa di questo personaggio, amico del più famoso Ennodio (il Leistner lo dice suo maestro, ma più verisimilmente era un suo collega), vissuto a Milano [...] , p. 9; A. Viscardi, La cultura milanese nei secoli VII-XII, ibid., III, ibid. 1954, p. 706; F. Ermini, Storia della letter. latina medievale dalle origini alla fine del secolo VII, Spoleto 1960, pp. 316, 338, 477, 491, 493; C. Leonardi, I codici di ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] o di cui ci ha parlato). Si aggiunga che forme di anastrofe vengono conservate, a testimonianza dell’origine antica latina, in espressioni nominali come terrapieno o vita natural durante. Tuttavia, l’anastrofe si presenta sempre meno come artificio ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...