ALAGONA, Artale
Francesco Giunta
Successo nel 1355 al padre Blasco come gran giustiziere e nel comando della parzialità catalana di Sicilia, conte di Mistretta, fu tutore di Federico IV e seppe ridare [...] ai Catalani il sopravvento sui Latini capeggiati da Francesco Ventimiglia, conte di Geraci. La sua attività politica e militare fu di grande rilievo: in politica estera, distaccatosi dalla tradizionale politica filoaragonese, si sforzò di cercare una ...
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Umanista (Creta 1396 - Roma 1486). Volle essere detto da Trebisonda, sebbene cretese. Venuto giovanissimo, forse fin dal 1412, in Italia, vi studiò con Guarino e con Vittorino da Feltre; insegnò poi a [...] Napoli e Venezia; vi tornò definitivamente nel 1466. Meglio riuscì negli studî latini: largo successo conseguì con una Rethorica (1434); buona una grammatica latina (1471); ma molte polemiche sollevarono le sue critiche a Quintiliano le cui difese ...
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Notaio (n. Gemona sec. 13º); insegnò nello studio di Padova dal 1290 circa a dopo il 1307, epoca in cui pare si sia trasferito per un certo tempo in Lombardia presso i Della Torre. Appartenne al cenacolo [...] padovano di poeti latini e scrisse verso il 1300 un poemetto in distici sulla Festa delle Marie, nel quale descrive la cerimonia veneziana dello sposalizio del mare, e verso il 1304 un poema, in esametri di fattura virgiliana, sulla lotta dei ...
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Poeta inglese (n. forse a Londra - m. 1274), fu cappellano di Eleonora d'Inghilterra, moglie di Enrico III, e uno dei primi fondatori (1266) della chiesa collegiata di Hoveden nello Yorkshire; dopo morto [...] fu venerato come santo. Scrisse molti poemi latini d'argomento religioso, dei quali il più importante è il Philomela, narrazione epico-lirica della vita e passione di Gesù in circa 4000 versi, da non confondersi col poema di G. Peckam di uguale ...
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Filologo (Dresda 1894 - Monaco 1968); prof. di filologia classica all'univ. di Monaco. Ha dato una buona edizione delle opere di Orazio (2a ed., Lipsia, 1950) e ha pubblicato Römische Geisteswelt (1952), [...] oltre a varî studî su autori greci e specialmente latini (Virgilio, Orazio, Tibullo, Lucrezio), molti raccolti nel vol. Studien zur griechischen und römischen Literatur (1964). ...
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GALLO Pisano (Galletto)
Elisabetta Putini
Nacque forse a Pisa nella prima metà del sec. XIII. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, XIII, 1) - insieme con Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Mino [...] Mocato da Siena e Brunetto Latini - fra i poeti toscani, seguaci di Guittone d'Arezzo, che adottarono nei loro componimenti il volgare "municipale" al posto di quello "illustre" o "curiale". Nell'opera dantesca è menzionato come Gallo Pisano. Egli ...
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Abbadessa del monastero di Hohenburg in Alsazia (n. 1125-1130 circa - m. Hohenburg 1195), compilatrice dell'Hortus deliciarum, uno scritto di carattere enciclopedico, costruito come raccolta di testi tratti [...] dalla Bibbia, dai Padri, dagli scrittori medievali (e anche da autori latini profani) relativi alle varie discipline sacre e profane, con larga utilizzazione dell'ermeneutica allegorica e simbolica e inseriti nella generale prospettiva della storia ...
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Poeta (Reggio di Calabria 1819 - ivi 1898); vincitore, col poemetto Xiphias, del primo concorso internazionale di poesia latina, indetto nel 1845 dall'Accademia di Amsterdam. Dedito a studî di antichità [...] (alcuni anche in greco), ventitré elegie (di cui le ultime sei ispirate alle rovine di Pompei), dialoghi lucianei, lettere, epigrafi latine. Ma l'opera migliore resta lo Xiphias (ed. con trad. it. di M. Coppino, 1855), poema in tre canti in esametri ...
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Teologo e scrittore bizantino (Chonae, l'antica Colosse, in Frigia, onde il soprannome Coniate, Xωνιάτης, 1140 - Ceo 1220 circa), studiò a Costantinopoli con Eustazio di Tessalonica, fu segretario del [...] Patriarcato, quindi metropolita di Atene (1175 circa), che abbandonò alla venuta dei Latini (1204) per trasferirsi in Eubea e poi a Ceo. Scrisse omelie, orazioni funebri (per Eustazio e per il fratello Niceta), numerose lettere, un memoriale ad ...
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Erudito e bibliofilo (Napoli 1535 - Padova 1601) di famiglia genovese. Stabilitosi a Padova (1558), si formò un museo scientifico e una importantissima biblioteca. Dopo la sua morte la biblioteca passò [...] (1609) in parte all'Ambrosiana, che possiede circa 600 codici greci e latini già a lui appartenuti nonché il suo ricco epistolario, e in parte alla Marciana. ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...