Filosofo scozzese (1175 circa - 1236 circa). Studiò a Oxford e nel continente: in Spagna, a Toledo, nel 1217 tradusse dall'arabo il De animalibus di Aristotele (vale a dire i 10 libri della Historiae animalium, [...] anche la Physica e la Metaphysica) dello Stagirita con i commenti di Averroè che M. faceva così, per primo, conoscere ai Latini. In Spagna tradusse anche il De sphaera di Alpetragio. Trasferitosi in Italia (1220), fu alla curia papale, poi alla corte ...
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Filologo e paleografo tedesco (Francoforte sul M. 1884 - Weilmünster 1960). Attraverso proficue ricognizioni in fondi italiani e stranieri acquisì un'ampia conoscenza di moltissimi manoscritti, che gli [...] a opere d'interesse generale (si ricordino in particolare la redazione di uno dei volumi degli indici dei manoscritti latini eseguito per la Biblioteca Vaticana e l'edizione dell'epistolario del Bruni per l'Istituto storico italiano, opere rimaste ...
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Poeta greco (seconda metà sec. 3º a. C.) della commedia nuova, nativo di Corinto o Sicione, vissuto ad Alessandria. Fu maestro di Aristofane di Bisanzio. Oltre a due frammenti della commedia ῎Αγνοια ("L'ignoranza") [...] trimetri giambici, su parassiti, etere e simili. Il termine Χρεία nella retorica classica indicava un breve svolgimento logico di una sentenza, o anche la sentenza stessa, usata in determinati casi. Fra i Latini è ricordata da Seneca e Quintiliano. ...
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GUIDALOTTI, Diomede
Lucia Rodler
Nacque nel contado bolognese, agli inizi degli anni Ottanta del XV secolo, dal nobile Francesco e da Dorotea Cattani. La famiglia Guidalotti si chiamava anticamente [...] di ogni secolo, I, Bologna 1709, pp. 162 s.; il commento a Calpurnio e a Nemesiano è edito in Poetae Latini rei venaticae scriptores et bucolici antiqui cum notis variorum, Lugduni Batavorum-Hagae Comitum 1728; Egloghe boscherecce del secolo XV-XVI ...
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BALDINOTTI, Tommaso
Armando Petrucci
Nacque a Pistoia il 7 marzo 1451 da Baldinotto, di nobile famiglia, penultimo di nove figli. Dei suoi studi, compiuti forse a Firenze e a Pistoia, sappiamo ben poco: [...] s. d., pp. 545, 551; V. Rossi, Il Quattrocento,Milano 1933, pp. 552, 564; A. Perosa, Studi sulla tradizione delle poesie latine del Poliziano, in Studi in onore di U. E. Paoli,Firenze 1954, pp. 4 ss. dell'estr.; Mostra del Poliziano. Catalogo,Firenze ...
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DE ANGELIS (Angelis, Angeli), Gherardo
Cinzia Cassani
Nacque ad Eboli (provincia di Salerno), il 16 dic. 1705 da Anna de Caroli e da Giovanni, marchese di Trentinara. Debole e malaticcio, ma di ingegno [...] Napoli a frequentare il corso di lettere superiori nelle scuole dirette dai gesuiti. Vi rimase quattro anni studiando, oltre ai classici latini, testi di filosofia, teologia e politica. Nel 1720, come il D. stesso narra (Vita di G. D. dell'Ordine de ...
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CARISSIMI, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Parma in data imprecisabile, ma compresa quasi sicuramente nell'ultimo quarto del sec. XVI. La famiglia era di agiate condizioni economiche e godeva di [...] provinciale, articolata secondo le direttive della tradizione barocca, che l'autore parmigiano seppe sapientemente innestare sugli schemi della prosa latina.
Bibl.: L'unica trattazione di rilievo della figura del C. si deve a un articolo di I. Affò ...
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ALBINI, Giuseppe
Nicola Terzaghi
Nato a Bologna, da antica e nobile famiglia romagnola, il 22 genn. 1863, laureatosi nel 1886, fu dal 1898 professore in quella università, tenendo prima la cattedra [...] in volumi (Versi,Imola 1881; Poesie,Bologna 1501; ecc.). Ma scrisse anche poemetti di maggior impegno, italiani e latini, fra i quali meritano di essere ricordati specialmente Sponsa nautae (1882), Ad Vergilium (1885), Ad Bononiam (1888), Ravenna ...
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Poeta (12º sec.); le poche notizie che abbiamo sulla sua vita (sacerdote, fu deposto da un'importante quanto imprecisata carica, cadendo perciò in miseria) si desumono dal poema che gli antichi editori [...] , gli altri alla consolatrice filosofia), il poema rivela nell'autore un dotto di cultura classicheggiante, che imita i poeti latini del Medioevo francese, ma che ha sott'occhio soprattutto Ovidio e Boezio. Esso ebbe grande diffusione in Italia e ...
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Erudito e naturalista svizzero (Zurigo 1516 - ivi 1565). Mente enciclopedica, coltivò numerose scienze, dalla teologia alla filologia, dalla botanica e zoologia alla medicina. Ben presto famoso per la [...] dove venne pure nominato canonico. Sul versante filologico gli si devono la revisione di un dizionario greco-latino, la pubblicazione di varie edizioni di autori classici e un fondamentale repertorio (Bibliotheca universalis, 1545) degli scrittori ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...