Letterato e latinista italiano (Roma 1824 - ivi 1908), appartenente alla cosiddetta scuola romana. Scrittore latino e greco della Biblioteca Vaticana (1856-73), bibliotecario della Chigiana (1873-1908), [...] ; insegnò per cinquant'anni prima letteratura italiana, poi lessicografia, infine letteratura latina nell'univ. di Roma, di cui fu anche rettore (1903-04). Scrisse belle epigrafi latine; curò la stampa di inediti italiani; compose una Vita (1879) del ...
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Latinista e paleografo francese (Montrouge, Seine, 1851 - Parigi 1933), conservatore della biblioteca della Sorbona (1904-1926). Nel 1898 scoprì frammenti di una rielaborazione del testo delle Institutiones [...] di Gaio fatta in Gallia non prima del sec. 5º. Autore di varî scritti di lessicografia e di paleografia latina (Paléographie des classiques latins, 1894-1900; Introduction à la lecture des notes tironiennes, 1900), pubblicò in collab. con H. Denifle ...
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Erudito (Alba 1745 - Torino 1822). Bibliotecario sotto Napoleone nell'univ. di Torino, dopo la Restaurazione vi insegnò paleografia. Valente latinista ed epigrafista, scrisse anche lucide biografie e monografie [...] di storia piemontese. La sua opera maggiore è il Dizionario dei tipografi piemontesi fino al 1821, che fu compiuto da C. Gazzera nel 1859 ...
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BIANCONI, Giovanni Battista
Alfonso Traina
Nato a Calcara, in provincia di Bologna, il 12maggio 1698, da Gian Ludovico e Lucia Cappelletti, compì gli studi di lingua latina e greca prima a Bologna e [...] all'interessamento del cardinale Borromeo, un codice greco conservato incompleto presso la Biblioteca Ambrosiana; lo copiò, lo tradusse in latino, lo arricchì di note e lo pubblicò per le stampe del Lucchesini nel 1779, col titolo Anonymi Scriptoris ...
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CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] provincie di Torino, si iscrisse alla facoltà di belle lettere uscendone laureato nel 1821. Durante questi anni aveva accostato il latinista C. Boucheron, che a sua volta lo aveva raccomandato a P. Balbo, ministro degli Interni e magistrato per la ...
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COTTON, Genesi di
M.V. Marini Clarelli
È così denominato dal bibliofilo inglese Robert Cotton, che lo acquisì prima del 1617, il codice Cott. Otho B.VI della British Library di Londra, che raccoglie [...] allegato al volume (Smith, 1696; Grabe, 1778, pp. V-VI). Secondo alcune fonti Cotton lo ebbe in dono dal grecista e latinista John Fortescue, che a sua volta lo avrebbe ricevuto da Elisabetta I (Smith, 1696; Grabe, 1778); secondo altre dal re Giacomo ...
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GUARNIERI OTTONI, Aurelio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Osimo, presso Ancona, il 25 apr. 1737, primogenito del conte Guarniero e della patrizia maceratese Caterina Compagnoni, sorella dell'erudito [...] , e per quelli di filosofia al servita A. Signorili, sotto il quale mostrò grande passione per lo studio, divenendo un latinista forbito, con buone conoscenze di letteratura e storia sacra, e un vero esperto di storia ed epigrafia. Apprese anche il ...
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ANSIDEI, Baldassarre
Jeanne Bignami
Nacque a Perugia il 25 sett. 1555 (secondo il suo epitafio) da Alessandro, appartenente all'illustre casato degli Ansidei di Catrano. Studiò oratoria ed eloquenza [...] e gli succedette nell'insegnamento di oratoria. Nel 1602 passò allo studio di Pisa, dove insegnò lettere greche e latine. Nel 1605, favorito dal cardinale Orazio Acquaviva senior, che aveva studiato in gioventù a Perugia ed era allora maggiordomo ...
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PALEOGRAFIA (XXVI, p. 34)
A. Pra.
Dopo il 1935 ricerche ulteriori nel campo della p. hanno non soltanto offerto risultati parziali di grande interesse e aperto prospettive nuove per taluni problemi, [...] et l'écriture grecque du Ier au VIe siècle, in L'Antiquité classique, XIX (1950), pp. 113-44; F. Masai, La paléographie gréco-latine, ses taches, ses méthodes, in Scriptorium, X (1956), pp. 281-302.
Per la scrittura epigrafica: J. S. e A. E. Gordon ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...