Termine latino, usato talvolta in paleografia e in filologia per indicare le caratteristiche peculiari della scrittura di un singolo scrivente. In un codice può distinguersi più di una manus (cioè più [...] di uno scrittore), fattore che può indicarsi in un’edizione critica con sigle particolari: manus A, B ecc ...
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Scrittore latino (forse sec. 4º-5º d. C.), identificato con un Celio Firmiano, ed erratamente connesso col Simposio, per noi perduto, di Lattanzio; scrisse un libretto di 100 indovinelli di tre esametri [...] ciascuno, compresi nell'Anthologia Latina, che ebbero nel Medioevo straordinaria fortuna e influsso sulla posteriore poesia enigmistica. ...
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Adattamento latino del nome di una divinità femminile germanica della fertilità, il cui culto, descritto da Tacito, era comune alle stirpi germaniche stanziate intorno al basso corso dell’Elba, fra il [...] Mare del Nord e il Baltico. Identico a N., o affine, sembra il dio Njörd, venerato in Scandinavia ...
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Grammatico latino (sec. 3º-4º d. C.), autore di un'opera grammaticale, giunta a noi non completa, in tre libri: il primo sulle parti del discorso, le figure grammaticali e i tropi; il secondo sulla morfologia [...] (attribuito poi a Probo col titolo Catholica Probi); il terzo sulla metrica ...
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Saxa Rubra Nome latino di una località alle porte di Roma sulla Via Flaminia, così chiamata dalle sue rocce di tufo rossastro. Vi si sarebbe svolta, secondo una notizia antica da molti studiosi moderni [...] confutata, la fase decisiva della battaglia tra Costantino e Massenzio (312 d.C.) ...
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Grammatico latino (sec. 3º d. C.), scolaro di Acrone; autore di un commento a Orazio fatto per la scuola, che ci è pervenuto. P. si preoccupa del senso, della costruzione e della poetica del testo. Molto [...] dell'opera di P. è finito nella raccolta di scolî pseudoacroniana ...
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Autore latino (sec. 4º d. C.) di una Ars rhetorica a uso delle scuole, scoperta da Angelo Mai (1823). Presenta interesse soltanto per le sue fonti (fra cui Quintiliano), per qualche frammento di autore [...] conservatoci, e per l'idea che ci dà dell'insegnamento retorico dell'epoca ...
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Retore latino della prima metà del 2º sec. d. C., di cui ci sono giunti, in un corpus di dieci retori minori, estratti da 53 declamazioni scolastiche, che ci dànno l'immagine delle scuole della prima età [...] imperiale con temi fantasticamente passionali ed espressioni sentenziosamente colorite ...
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Retore e declamatore latino del tempo di Augusto; forse spagnolo, fu amico di Seneca il Vecchio, di cui adottò il figlio maggiore Anneo Novato (detto perciò poi Lucio Anneo Giunio Gallione), e di Ovidio, [...] con cui fu in relazione durante l'esilio del poeta a Tomi ...
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Poeta latino di commedie palliate (sec. 2º a. C.), collocato al nono posto nel canone di Volcacio Sedigito. Fu nemico della contaminatio e si attenne di preferenza a Menandro; è il malivolus poeta che [...] Terenzio attacca nei prologhi delle sue commedie. Nulla resta della sua opera ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...