L’italiano ammette che parole diverse si combinino stabilmente tra loro (➔ polirematiche, parole) per dare luogo sia a significati dati dalla somma degli elementi (ferro da stiro), sia a traslati (vicolo [...] , in termini numerici e di varietà delle realizzazioni, sono la prefissazione e la composizione.
In italiano (come già in latino) le parole con prefisso tengono ad essere scritte in grafia unita, non solo per i fenomeni di ➔ assimilazione di ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] che le rendono più o meno facilmente riconoscibili: ci sono lingue che esprimono tali relazioni con i casi (ad es. il latino), ci sono lingue che le esprimono attraverso le preposizioni o l’ordine delle parole (ad es. l’italiano e il francese ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] della base. Possono interrompere la radice, come nel caso dell’infisso -m- usato in alcuni verbi del greco antico e del latino per formare il tema del presente (gr. lambànō «prendo», dalla radice lab-; lat. rumpo, rupi, cfr. it. rompo, ruppi); oppure ...
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BALZO O BALZA?
Sono due parole di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo: la parola latina balteum, che aveva diversi significati, tra cui ‘cintura’ e ‘luogo recinto [...] significati:
– nel significato meno comune di ‘ripiano che interrompe il pendio di un monte’ o ‘luogo scosceso’ deriva direttamente dalla base latina
mi cambia’ io; e come sanza cura / vide me ’l duca mio, su per lo balzo / si mosse, ed io di ...
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In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] ̯ùr), e in quelli centro-meridionali, dove è condizionata da -i e -u finali (napoletano porta dal lat. porta, ma puorto, dal latino portu[m]), e inoltre in francese, in portoghese e in romeno (ant. fr. fis, dal lat. feci; port. como ‹kómu› «io mangio ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] spostamento dei sintagmi minori e dei loro componenti. Tale proprietà è più o meno l’inverso di quella del latino (➔ latino e italiano), dove la presenza di un sistema casuale sviluppato permette ai componenti dei sintagmi minori di spostarsi molto ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] , ora non sono più avvertiti come tali ma costituiscono piuttosto delle unità indivisibili: è questo il caso di avverbi come davanti (dal latino de ab ante), allora (da ad illam horam), qui (da eccum hic), oggi (da hodie, a sua volta derivato da hoc ...
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DIFETTIVI, NOMI
Sul modello della categoria dei verbi ➔difettivi, si considerano difettivi (cioè ‘mancanti’) alcuni nomi usati soltanto o prevalentemente al plurale (dunque difettivi del singolare) oppure [...] le vettovaglie, le masserizie, le viscere,
i viveri, le percosse, i bronchi, le assise
– nomi di uso letterario, che già in latino avevano soltanto il plurale
le idi, le calende, le none, le ferie, i fasti, gli annali, i posteri, le nozze, le tenebre ...
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COORDINATE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni coordinate sono frasi unite da un rapporto di coordinazione (➔paratassi). Si trovano dunque su uno stesso piano sintattico e hanno ciascuna [...] , se aggiungono un’informazione alla proposizione principale
Giacomo è bravo in matematica; inoltre è dotato per il latino
– avversative, se quanto viene espresso è parzialmente o totalmente in contrasto con la proposizione coordinata che precede ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] non presenta in genere difficoltà (il greco, per es., distingue anche nella grafia ε da η, ο da ω), per il latino è necessario ricorrere a vari criteri di giudizio, come i riflessi nelle lingue romanze, le testimonianze dei grammatici, gli elementi ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...