BONGALLO, Scipione
Adriano Prosperi
Nacque a Roma nel 1501. Nei suoi studi, che furono dedicati prevalentemente alle lettere greche e latine, ebbe come maestro l'agostiniano trentino Niccolò Scutelli, [...] del vincolo che lo unì al maestro dei suoi "anni migliori", l'edizione da lui curata nel 1556 delle traduzioni in latino di testi di Giamblico fatte dallo Scutelli: i manoscritti delle traduzioni erano restati in possesso del Madruzzo ed erano stati ...
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DIONISI (Dionigi), Filippo Lorenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 9 ag. 1712 (e non nel 1711, come asserito da alcuni biografi), da Giovan Battista e da Anna Perelli, persone "di mediocre [...] in Sassia e "molto limosiniero", come anche "puntualissimo al coro, fervoroso nel celebrare, composto nella persona" (A. Mariotti, Elogio latino dell'abate D., in Antologia romana, 1797, n. 45, pp. 353-58).
Queste attività nel campo ecclesiastico e ...
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Giano
Emanuele Lelli
L'antico dio degli inizi
Giano è una delle più antiche divinità romane; secondo la leggenda è il mitico sovrano dell'età dell'oro, portatore della civiltà e delle leggi fra i popoli [...] da Giano dopo essere sfuggito al figlio Giove (il greco Zeus).
La sua dimora era il colle del Gianicolo, che in latino significa appunto "luogo abitato da Giano". Da qui il dio, che secondo altre versioni era un antichissimo sovrano divinizzato dopo ...
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(gr. ᾿Ιᾶπυξ) Mitico eroe eponimo degli Iapigi, figlio di Licaone e fratello di Dauno e di Peucezio. Secondo un’altra versione, era figlio di Dedalo e di una cretese; venne in Italia dopo la morte di Minosse, [...] antichi indicavano il complesso delle popolazioni stanziate in Puglia in età protostorica e preromana, designate anche con il nome latino di Apuli (➔ Apulia). Si ripartivano territorialmente in Dauni a N (prov. di Foggia), Peucezi al centro (prov. di ...
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Nel suo significato generale, negazione del divino. Il termine individua diverse posizioni a seconda del concetto di divino cui si oppone; storicamente quindi esistono vari a. in rapporto ai numerosi contesti [...] Cinquecento (è appunto attorno alla metà del 16° sec. che i termini a. e ateo cominciarono a circolare in Europa in latino e nelle lingue volgari) chi favoriva la Riforma, ma atei anche i teologi cattolici per i teologi riformati, e così via. Senza ...
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Mistico fiammingo (Ruysbroeck, Bruxelles, 1293 - Groenendael 1381). Compì studî filosofici e teologici, fu ordinato prete nel 1317 e per venticinque anni fu cappellano nella chiesa di Santa Gudula a Bruxelles. [...] autore mistico del sec. 14º nell'area nederlandese; la sua fama si diffuse soprattutto attraverso la traduzione in latino del suo capolavoro, Die chierheit der gheesteliker brulocht ("L'ornamento delle nozze spirituali", 1340 circa) che, insieme al ...
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Umanista e teologo (Portico di Romagna 1386 - Firenze 1439), noto anche come Ambrogio Camaldolese. Entrò quattordicenne tra i camaldolesi nel monastero di S. Maria degli Angeli; la sua conoscenza delle [...] teologica greca, ebbe parte importantissima nei concilî di Basilea e di Ferrara-Firenze, dedicati all'unione della Chiesa greca con quella latina; tra l'altro, su pressione di T., il papa decise lo spostamento in Italia della sede conciliare, e suo è ...
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Cardinale (Roma 1540 - ivi 1603). A undici anni già improvvisava poesie e musica, di qui il soprannome di Poetino. Professore allo studio di Ferrara (1557), fu poi chiamato a Roma da Pio IV che lo nominò [...] per suggerimento di s. Carlo Borromeo e ispirato ai principî morali ed educativi della Controriforma. Per il suo elegante stile latino l'A. fu considerato successore del Bembo; fu uno dei revisori della Gerusalemme Liberata del Tasso, della quale non ...
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Mistica (n. in Sassonia 1212 circa - m. nel monastero di Helfta 1283); beghina a Magdeburgo, narrò (1250-69) le sue esperienze mistiche in una prosa lucida e incisiva, tramezzata da poesie di alto valore; [...] si era ritirata (1270) nel monastero di Helfta, ove erano Matilde di Hackeborn e Gertrude la Grande. Scritto in basso tedesco, Das fliessende Licht ci resta in due versioni in tedesco medio merid. (1344 circa) e in latino (1290, pubbl. 1869 e 1877). ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] lotta religiosa e in una società dove la Bibbia ufficiale era la Vulgata, accessibile solo a coloro che conoscevano il latino, il possesso di una Diodati era diventato chiaro segno di un’affermazione di fede evangelica, del Sola Scriptura, fungendo ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...