(gr. ᾿Ιᾶπυξ) Mitico eroe eponimo degli Iapigi, figlio di Licaone e fratello di Dauno e di Peucezio. Secondo un’altra versione, era figlio di Dedalo e di una cretese; venne in Italia dopo la morte di Minosse, a capo dei Cretesi che si stabilirono nella regione di Taranto. Un’altra leggenda narra che I., cretese, fratello di Icadio, venne nell’Italia meridionale mentre Icadio, trasportato da un delfino ai piedi del Parnaso, fondò Delfi.
Con il nome Iapigi gli autori antichi indicavano il complesso delle popolazioni stanziate in Puglia in età protostorica e preromana, designate anche con il nome latino di Apuli (➔ Apulia). Si ripartivano territorialmente in Dauni a N (prov. di Foggia), Peucezi al centro (prov. di Bari), Messapi a S (nel Salento). Sulla provenienza degli I. esiste una doppia tradizione: una sostiene l’origine greca (cretese), l’altra l’origine illirica. Nel processo di etnogenesi locale l’apporto di componenti allogene sembra rilevante: la documentazione archeologica prova l’esistenza di contatti diretti e scambi con il mondo balcanico e miceneo fin dalla tarda età del Bronzo. La cultura artistica iapigia mostra tratti di originalità nella caratteristica ceramica policroma a decorazione geometrica e nella scultura in pietra (stele funerarie antropomorfe). Nel rituale funerario predomina l’uso delle inumazioni in posizione rannicchiata. Durante il 7° sec. a.C. il processo di frantumazione dell’unità culturale iapigia procede di pari passo con quello di ellenizzazione, indotto dalla colonia laconica di Taranto (fondata nel 706-705 a.C.); il rapporto conflittuale con Taranto si tradusse in una serie di scontri culminati nella sconfitta dei Tarantini (473 o 471 a.C.); tuttavia l’ellenizzazione della cultura locale proseguì manifestandosi nell’adozione dell’alfabeto greco-tarantino. La conquista romana di Taranto (272 a.C.) diede avvio al processo di romanizzazione anche nel settore meridionale della regione.
Promontorio Iapigio Estremità della Puglia, detta più comunemente Capo Santa Maria di Leuca. Va distinto dal Promontorio degli Iapigi, od. Capo Rizzuto, sulla costa orientale della Calabria.