SUCCUBO O SUCCUBE?
Entrambe le forme sono accettabili e possono essere usate con il valore originario di ‘spirito demoniaco’, oggi raro, o con quello più comune di aggettivo indicante ‘che è sottomesso [...] al volere di un altro’ (o sostantivo indicante ‘persona sottomessa, schiavo’).
• Succubo risulta più vicino all’etimo latino (il femminile sùccubam ‘concubina’) ma oggi è meno diffuso e può essere percepito come letterario e formale
Ero il suo ...
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COSCIENZA O COSCENZA?
La grafia corretta è coscienza. In realtà, la i non si pronuncia e non serve neanche a indicare la corretta pronuncia del gruppo sc (che davanti a e si leggerebbe comunque con lo [...] stesso suono di scelta). La sua conservazione si deve solo al prestigio del modello latino (conscientiam), che influenza anche la grafia della parola (e quella di derivati come coscienzioso).
VEDI ANCHE conoscenza o conoscienza?; -cia, -gia, -scia, ...
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OSSIMORO O OSSIMORO?
Per questa parola, che indica una figura retorica basata sull’accostamento di termini contraddittori, sono corrette entrambe le pronunce.
• Ossìmoro, con accentazione ➔sdrucciola, [...] greco oxỳmoron ed è la soluzione leggermente più diffusa.
• Ossimòro, con accentazione ➔piana, continua la pronuncia della parola in latino (la lingua attraverso la quale è giunta in italiano) ed è la soluzione leggermente meno diffusa.
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] panamericanismo.
Nel 1959 hanno luogo a Washington e a Buenos Aires conferenze per studiare un vasto piano di aiuti all’A. Latina. Vi partecipa, accolto con entusiasmo, l’uomo che ha abbattuto la dittatura a Cuba e che presto sarà, nel continente, il ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] antica, ridotta in compendi ed estratti, ma il Doctrinale di Alessandro di Villedieu contempla anche l’uso medievale del latino; accanto a questo libro assai diffuso si possono citare le opere di Everardo di Béthune, Gaufredo di Vinsauf, Giovanni ...
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In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] ) o in spirantizzazione e dileguo di consonanti sonore o sonorizzate. Quella che in origine era una pronuncia trascurata del latino si è poi fissata stabilmente nelle lingue romanze occidentali. Ai primordi della lingua letteraria sparirono le ultime ...
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Grammatico bolognese di famiglia forse originaria di Firenze (n. 1290 circa - m. 1365 circa); autore di un commento in volgare della Divina Commedia, il primo completo e il più divulgato tra quelli composti [...] nel ventennio successivo alla morte di Dante. È ricco di erudizione aristotelica e scolastica e di narrazioni. Fu rifatto in latino dal contemporaneo giureconsulto bergamasco Alberico da Rosciate. ...
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Orientalista (Magliano, Abruzzi, 1596 circa - Roma 1656) dei chierici regolari minori. Prof. di arabo nell'univ. di Roma, scrisse varie opere grammaticali (Breves institutiones arabicae linguae, 1642; [...] Thesaurus seu Dictionarium arabicum, ms.) e apologetiche (Apologia pro christiana religione, 1631; Considerazioni contro la religione maomettana, 1649, ambedue in arabo) e collaborò alla traduzione in latino della Biblia arabica (1671). ...
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OSSI O OSSA?
La parola osso ha due plurali, che rispondono a sfumature di significato diverse.
• Il plurale maschile ossi, formato regolarmente dal singolare osso, si riferisce ai singoli elementi considerati [...] , oppure a quelli animali
gli ossi del femore, ossi di seppia
• Il plurale femminile ossa, proveniente dal ➔neutro plurale latino ossa, è usato per indicare l’insieme dell’ossatura umana
le ossa del corpo, essere pelle e ossa.
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] ). Le forme del passivo, in italiano, sono dunque tutte composte (in questo l’italiano risulta essere nettamente diverso dal latino v. oltre) e possono essere formate per ogni modo e tempo del verbo.
La perifrasi principale per l’espressione della ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...