FORNACE
N. Cuomo di Caprio
Costruzione destinata alla cottura dei manufatti ceramici il cui funzionamento è ottenuto mediante l'uso di combustibili solidi naturali. Oggi come ieri, tale cottura può [...] (Cuomo di Caprio, 1971-72), Arezzo (ibid.), Policoro (ibid.), Metaponto (D'Andria, 1975), Apani (Cuomo di Caprio, 1978), Lavinio (Fenelli, 1984), Locri (Barra Bagnasco, 1985, 1989), Naxos (Cuomo di Caprio, 1992). - Ib.1 - a muretti radiali: Policoro ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] eroismo dei guerrieri troiani che in cerca di una terra da coltivare e di una città da fondare giunsero ai lidi di Lavinio e ai colli, ancora selvosi, della futura Roma. Il triste pastore Aristeo, figlio di una dea, che vede morire i suoi armenti ...
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LAZIO (XX, p. 681; App. II, 11, p. 170; III, 1, p. 971)
Paolo Migliorini
Mario Torelli
Popolazione. - Secondo il censimento demografico del 1971, la popolazione residente nel L. assomma a 4.702.093 [...] regione.
Numerosi e rilevanti i rinvenimenti per l'età del Ferro. Nel quadro della cultura laziale, oltre a quelli di Lavinio, vanno ricordati gli scavi delle necropoli di Tivoli e dell'Osteria dell'Osa (Gabii), e, soprattutto, la scoperta della ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] Marco (2002), In Vela! Il linguaggio giovanile in Sardegna. Un’inchiesta sulle scuole superiori di Cagliari, Cagliari, AM&D.
Lavinio, Cristina (2008), Usare i dati per conoscere, per fare, per insegnare, in Ead. & Lanero, Gabriella (a cura di ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] the ways of words, Cambridge (Mass.), Harvard University Press, 1989).
Hamon, Philippe (1993), Du descriptif, Paris, Hachette.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Manzotti, Emilio (1982), “Ho dimenticato ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] : da quella orale alla scritta, da quella descrittiva alla narrativa, fino a quella più specificamente letteraria e poetica (Cristina Lavinio, Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia, 1990, p. 9)
Sono segni paragrafematici in reciproco ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] - 2 giugno 1974), a cura di R. Simone & G. Ruggiero, Roma, Bulzoni, 2 voll., vol. 1º, pp. 11-53.
Lavinio, Cristina & Lanero, Gabriella (a cura di) (2008), Dimmi come parli … Indagine sugli usi linguistici giovanili in Sardegna, Cagliari, CUEC ...
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SACERDOZIO
Enrico ROSA
Gerardus VAN DER LEEUW
Nicola TURCHI
. Il sacerdote è il rappresentante di una comunità nelle sue relazioni con le potenze divine, ma può eventualmente essere anche il rappresentante [...] occupati e che essa non incorporò ai culti di stati, come fece per i culti federali di Giove laziale, di Lavinio, di Lanuvio, ma lasciò vivere nel loro luogo. Sono tra questi: i sacerdotes Cabenses (sacerdotes Cabenses feriarum Latinarum montis ...
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PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] un preciso significato legale. In Italia Palladia esistevano a Siris, dove i primi coloni vantavano origini troiane, a Lucera, a Lavinio e infine a Roma, dove Enea lo avrebbe trasportato da Troia insieme ai Penati e dove sarebbe rimasto invisibile ...
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LATIUM et CAMPANIA
A. M. Reggiani
E. Greco
Nell'ordinamento augusteo venivano riuniti sotto la denominazione di Latium et Campania i territori di una lunga fascia a S di Roma, tra la costa tirrenica [...] C. F. Giuliani, Z. Mari, V. G. Pacifici, Per un Museo di Tivoli e della Valle dell'Amene, Tivoli 1993.
Per Palestrina e Lavinio v. le voci relative.
Colli Albani: L. Crescenzi, E. Tortorici, Albalonga, in AA.VV., Enea nel Lazio..., cit., pp. 18-19; F ...
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lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...
lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.