Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto lestelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano [...] In generale, però, si tratta di fasi transitorie di breve durata: ciò spiega perché lestelle pulsanti siano relativamente rare, forse una ogni 100.000 stelle ordinarie. La scoperta della prima v. pulsante risale al 1638, quando l’astronomo olandese ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] umano circondato da raggi (metà dritti e metà ondeggianti); lestelle e il ‘crescente’ (mezzaluna) nelle sue diverse posizioni: ‘montante’ (con le punte rivolte all’insù), ‘volto’ (con le punte rivolte verso il fianco destro dello scudo), ‘rivoltato ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] complessa) ha molto successo in titoli (Ballando con lestelle; ➔ titoli), tanto che la terminazione -ando (anche attore di successo» è posteriore a diva; mammo «padre che fa le veci della madre» e nuoro «compagno del figlio omosessuale» sono stati ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] o], ognuno per suo conto (Giovanni Verga, I Malavoglia)
(13) preposizioni
a. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e lestelle (Francesco d’Assisi, Laudes creaturarum)
b. Con la sinistra man prende la briglia, con l’altra tocca e palpa il collo e ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] stetit cunctando «ristette esitando», in Ammiano Marcellino, Res Gestae a Fine Corneli Taciti 17, 8; stellas ire trahendo comas «lestelle andar trascinando la chioma», in Fortunato, Poesie V, 5).
3.1.2 Verbi di movimento. Nelle lingue romanze alcune ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] quello introdotto da di:
(32) accade talvolta che anche i partiti manifestino indifferenza
(33) raramente avviene che si vedano lestelle cadenti
(34) mi dispiace che sia finita così
(35) sembra brutto uscire senza dirglielo
(36) non accade spesso di ...
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Insieme ai nomi, i verbi e gli avverbi, gli aggettivi sono una delle classi aperte di parole dell’italiano. Essa può essere suddivisa nelle due sottoclassi degli aggettivi qualificativi (che denotano per [...] per gli aggettivi usati in funzione predicativa:
(38) l’attaccante è buono (cfr. 32-33)
(39) lestelle di Andromeda sono invisibili (cfr. 34-35)
(40) le lezioni di Ferri sono noiose (cfr. 36-37)
Nell’esempio (38), l’aggettivo buono può riferirsi ad ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] ed espressioni idiomatiche o proverbiali come fermare il chiodo «decidere fermamente», vedere lestelle «provare un forte dolore per un colpo», cader de la padella ne le brage, ecc. e tecnicismi cavallereschi come folta «calca», serrarsi addosso ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] ricorso a consecutive prive dell’elemento cataforico e introdotte dal solo che:
(40) e pareami vedere lo sole oscurare, sì che lestelle si mostravano di colore ch’elle mi faceano giudicare che piangessero (Dante, Vita Nova XXIII, 5)
Infine, anche in ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] leggenda secondo la quale l’apostolo pescatore l’avrebbe preso con le mani, lasciando l’impronta di due dita, che si vede e in quelle astronomiche popolari (i Tre Re o Magi, lestelle della cintura di Orione; o la Via Lattea, interpretata come ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...