La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] jihād), equivalente al progressivo passaggio del mondo sotto la legge islamica.
Il Corano menziona il Pentateuco, o forse diritto penale ha anch’esso una base coranica e un’altra consuetudinaria. I delitti si distinguono in base alle pene, che ...
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L'unione delle chiese (p. 9). - Per gli ulteriori sviluppi di questo movimento, v. ecumenico, movimento, in questa Appendice.
Storia (p. 19).
La vita della Chiesa cattolica anche dopo il 1930 si è svolta [...] un'azione religiosa che vada oltre la pratica consuetudinaria del culto. L'Azione cattolica è particolarmente delle finalità superiori, per cui è riprovevole, perché contraria alla legge morale e inoltre turba la convivenza sociale, la tendenza ad ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] la stessa del latino firmus (forma) è nello stesso tempo la ‛legge' morale e religiosa, ma anche sociale, l'‛ordine' non solo ordine inferiore, ma in una sorta di consensualità consuetudinaria - si sono battuti numerosi riformatori indiani moderni, ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] non dogmatica, almeno fino al 1870, ma consuetudinaria), sua superiorità al concilio come istanza di governo di inversione dei tempi degli eventi che narra, senza riguardo per le leggi storiche. Non parla dell’uccisione di Crispo e Fausta, né fa ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] un’azione sociale rinnovata della Chiesa, nella quale leggevano implicite ambizioni o tentazioni neo-temporalistiche8. Come è della fede del suo popolo. La presenza di una religiosità consuetudinaria, ormai residuo di una civiltà contadina e di una ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] S. Sede, nella sostanza non diverse da quelle previste dalla legge delle guarentigie; e veniva presa in considerazione, all'art. il diritto particolare precedente, di origine concordataria o consuetudinaria - riconducendo, ad esempio, le nomine agli ...
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Legazia apostolica
SSalvatore Fodale
Istituto sorto grazie al privilegio concesso da Urbano II, con la bolla Quia propter prudentiam tuam del 5 luglio 1098, alla persona di Ruggero I d'Altavilla, conte [...] spirituale nei re di Sicilia, poggia sulla prassi consuetudinaria in materia ecclesiastica, oltre che sulla concessione di apostolica ebbe termine nel 1871 con la promulgazione della legge delle guarentigie.
Fin dall'inizio della conquista, Ruggero ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...