L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] noi dalla Cina. Anche i numeri che utilizziamo oggi arrivarono dall'India Rinascimento sono ancora in pochi a saper leggere e scrivere. I libri, inoltre, sono impadronirsi di grandi ricchezze e per questo calpesta la vita dei più deboli. Vicino all ...
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La terra dei puri
L’instabilità del Pakistan
di Francesca Marino
18 febbraio
L’opposizione vince le consultazioni indette per eleggere i membri dell’assemblea nazionale pachistana: 87 seggi vanno [...] debole, a conti fatti, di quanto fosse prima del voto. Zardari e Sharif, da soli, non hanno difatti i numeri del Bengala. È la grande insurrezione dei sepoys, le truppe indigene cui università seguì gli studi di legge, perfezionati poi a Londra, dove ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] grande paura sociale degli anni 1820-48, modificazioni temporanee apportate dalle leggi speciali, distorsioni tra diritto e pratica effettiva dei l’uso frequente della grazia da parte dei sovrani limitano il numero delle esecuzioni: in Francia da 114 ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] grandi centri di produzione a Venezia; il canapificio e il linificio. Il setificio ha importanza in relazione all'intenso allevamento dei bozzoli: numerose il contrasto fra il debole tasso di accrescimento di dei Sette Comuni. Pieno di leggende ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] . Poca cosa, stando ai numeri. Però è proprio il 26 invece, ha deluso; "nulla di grande ha fatto". Quanto a I. troppo debole per volta per tutte, lo scandalo dei riti cinesi. Alla Compagnia si Dal Pane, Discussioni e leggi annonarie in Roma nel primo ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Sistemi di organizzazione della conoscenza
Fu Daiwie
Georges Métailié
Ina Asim
Sistemi di organizzazione della conoscenza
La fioritura di un nuovo genere di [...] si sofferma quindi sulla questione deinumeri molto grandi (scrivendo 52 volte di fila lo studio degli animali e delle piante. Se si legge [nella prima ode del Classico delle odi]: " all'astronomia, ancora troppo debole o addirittura inesistente. D' ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] è spesso ancora debole e bisognoso di protezione grande e adulta. Al contrario, alla luce delle numerosedei bianchi, solleticata dalla riaffermazione della 'supremazia dei bianchi'.
Nel 1871 il primo Klan venne messo ufficialmente fuori legge ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] – e nei territori di debole o antica statualità rispetto a parte, ma di cui hanno potuto leggere i resoconti e ammirare le illustrazioni quel momento l’annessione costituisce un grande passo verso l’Unità d’Italia urne) è il numerodei collegi di fatto ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] femmina/maschio, debole/forte, morbido cinese. La credibilità di tali leggende è stata messa in dubbio da e all'utilitarismo dei moisti. Con la sua grande eloquenza, Mencio significato, come nel caso del referente numerico 'mille', che non ha uno ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] leggere e di saper trascrivere un brano di stampato, di saper leggere e scrivere i numeridei principali paesi basta a dimostrarlo" (Grandi italiani, grandi Venezia 1999, ad ind.; P. Pecorari, La lira debole. L'Italia, l'Unione monetaria latina e il " ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...