VERCELLI (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Salvatore ROSATI
Città del Piemonte, e capoluogo dell'omonima provincia, situata a 130 m. s. m.; sorge in piena [...] S. Paolo, ecc. Il Sodoma, vercellese, passò presto a Siena. A Vercelli fiorì nel periodo barocco l'arte dell'intaglio in legno e del ferro battuto: porte, mobili, balconi, roste, ecc., soprattutto del '700, si incontrano ancora oggi in sito, in gran ...
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VIENNA (XXXV, p. 317)
Lucio GAMBI
Pietro MARAVIGNA
Ludovico GEYMONAT
Negli anni precedenti la seconda Guerra mondiale la città non ha avuto un forte sviluppo edilizio: solo il quartiere Favoriten (X [...] le vòlte del coro principale e del coro laterale meridionale e andarono distrutti dalle fiamme l'intero tetto, il coro in legno (1476-86) di stile gotico seriore, l'oratorio imperiale (1647-48) ed altre opere d'arte; la cappella di S. Gennaro ...
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guerra
Antonio Menniti Ippolito
Uomini contro uomini
La guerra è una presenza costante e drammatica nelle vicende dell’umanità e ha condizionato in ogni tempo le strutture sociali, l’economia, la cultura. [...] modo molto più preciso. E ancora, la mitragliatrice, il passaggio dalla marina a vela a quella a motore e dalle navi in legno a quelle in ferro, il siluro, il sottomarino, l’aviazione, e così via. Si creavano i presupposti perché le nuove guerre ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] fisica tra continenti e tra popoli di differenti culture e livelli di sviluppo tecnologico. Ma la sostituzione della vela e del legno con il motore a vapore e con lo scafo in ferro non fu solo un mutamento tecnico: essa rappresentò un'accelerazione ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] un secondo tempo sarebbe stata devastata dal fuoco117. Questo dettaglio può avvalorare l’ipotesi di un preponderante impiego del legno tra i materiali di costruzione.
L’adozione da parte di Costantino di una tipologia centralizzata come pianta per la ...
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CAVALLI, Giovanni
Mario Barsali
Nato a Novara il 28 luglio 1808 da Francesco e da Giuseppa Scotti, entrò nel 1818 nella Regia militare accademia di Torino dove, dopo un periodo di iniziale irrequietezza, [...] e sperimentato nel 1860, accresceva la mobilità con l'adozione di carri a due ruote e la sostituzione del barcone in legno con quello in lamiera d'acciaio. Derivando da questo secondo progetto la barca metallica, l'equipaggio da ponti modificato nel ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: Gli Alamanni
Volker Bierbrauer
Gli alamanni
Popolazione germanica per la quale non disponiamo, a differenza di [...] in posizioni elevate, luoghi di insediamento stabile e con funzione di centri regionali, sono attestate residenze di corte di legno; quindi la popolazione alamanna non si insediò nelle villae rusticae, né fece uso delle infrastrutture romane. Lo ...
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DELLA STUFA, Giovenco
Giuseppe Biscione
Nacque a Firenze il 30 luglio 1412 da Lorenzo di Andrea e Simona di Angelo Spini.
La sua famiglia accrebbe le già cospicue sostanze nel primo ventennio del sec. [...] un'attività più propriamente mercantile divenendo "padrone di navi", termine ambiguo perché poteva significare sia il proprietario del legno sia il suo procuratore, ma anche il procuratore, durante la navigazione, di colui che aveva preso a nolo ...
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LUNADORO, Girolamo
Filippo Crucitti
Nacque il 28 nov. 1575 a Siena da Orazio di Girolamo e da Ottavia Germani. Il padre era esponente di una famiglia di recente aristocrazia del Monte dei riformatori, [...] araba, una quota della società tipografica e un quarto di un manoscritto (Vita dei ss. Padri) corredato di 200 intagli in legno di bosso, su disegno di Antonio Tempesta, destinati a illustrarne l'edizione. Il L. non vide mai i 6000 scudi, perché ...
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DORIA, Pietro
Giovanni Nuti
Nacque a Genova agli inizi del secolo XIII da Oberto; suoi fratelli furono Nicolò, Lanfranco, Ansaldo e Tommaso.
Per ragioni cronologiche è certamente un suo omonimo (con [...] di vario genere (come lana e pelli di capra).
Alcuni documenti possono contribuire a chiarire la sua attività: nel 1250 vendette legno di brasile (5 settembre); l'anno seguente consegnò ad un mercante una forte somma investita in chiodi di garofano e ...
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legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori morti con parete lignificata...
legna
légna s. f. [lat. lĭgna, pl. di lĭgnum «legno»] (pl. -a e -e). – Pezzi di tronco o di ramo d’albero (rovere, castagno, olivo, abete, ecc.), usati per far fuoco: legna da ardere; l. fresca, secca, verde, stagionata; l. grossa, minuta;...