identità Termine filosofico indicante in generale l’eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso.
Filosofia
Principio di i. Viene così chiamato il principio che, insieme a quelli di non-contraddizione [...] lo considera applicabile solo alle cose in sé).
Con lo stesso nome (e quindi in dipendenza dal principio metafisico di Leibniz) si indica in logica matematica il principio secondo il quale se due individui hanno esattamente le stesse proprietà allora ...
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In filosofia, la dottrina che, nel rapporto di dipendenza di un fenomeno da un altro fenomeno, vede soltanto una ‘causa occasionale’ rispetto all’unica causa reale costituita dall’azione dell’universale [...] psichica e attività corporea è fatta derivare da un accordo stabilito tra esse da Dio. Questo o., approfondito specie nel lato gnoseologico da N. Malebranche, fu per certi aspetti ripreso da G. Leibniz nella dottrina dell’‘armonia prestabilita’. ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] identificare l’elemento di curva (arco infinitesimo) con l’elemento di retta (segmento infinitesimo di tangente). G.W. Leibniz, in Nova methodus pro maximis et minimis, itemque tangentibus (1684), espone poi, concludendo questo periodo di ricerca, un ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] ), ora l’aspetto logico, come processo di deduzione formale da premesse, modellato sul tipo della d. matematica (R. Descartes, G. Leibniz). Nuovo impulso ha ricevuto lo studio della d. con lo sviluppo dell’assiomatica (➔ assioma) e delle ricerche sui ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] . Per Spinoza la ratio è la fonte delle idee comprendenti la realtà nella sua assoluta eterna essenza; per Leibniz essa conduce alla conoscenza delle verità necessarie e universali («verità di ragione») contrapposte alle «verità di fatto», basate ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] del termine r. è stata principalmente determinata, in filosofia, dal largo uso che ne fece G.W. Leibniz. Per Leibniz, l’attività ‘rappresentativa’ è quella della monade, in quanto riflette soggettivamente l’intero universo, con una consapevolezza ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] designa la sussistenza soltanto nel pensiero.
Tale uso è mantenuto ancora da Descartes; ma già T. Hobbes e G.W. Leibniz adoperano il termine per designare il s. dell’attività senziente. Il passaggio terminologico è reso possibile dal fatto che l ...
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In filosofia, concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo significato se ne affianca talvolta un altro che rinvia [...] a concepire come innate solo delle capacità di organizzazione dei dati di esperienza. Questa forma di i. coesiste ancora in Leibniz con quella classica, ma diverrà sempre più l’unica forma di i. dopo l’analisi delle condizioni trascendentali della ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] è in una posizione subordinata rispetto alla chiarezza e alla distinzione delle nozioni innate e che G.W. Leibniz, pur considerando la conoscenza razionale come uno sviluppo della confusa conoscenza sensibile, considera la s. un’autentica forma ...
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teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] alla spiegazione finalistica viene giustificato solo in relazione a problemi di carattere religioso e morale. Già in G.W. Leibniz si avverte però la tendenza a riaffermare il valore della spiegazione teleologica e a subordinare a essa la stessa ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...