GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] Opera omnia mathematica, hydraulica, medica et physica fu pubblicata postuma, in due volumi, a Ginevra, nel 1719.
Fonti e Bibl.: G.W. Leibniz, Opera omnia, Genevae 1768, V, pp. 79-81, 89-93, 98-102, 106-121, 127-132; VI, pp. 320-329; Acta eruditorum ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] , con prevalenza dei secondi. La Quadratura, prima prova sul nuovo terreno, non fu originale e Oltralpe parve scontata (nel 1705 Leibniz lo fece capire nel ringraziare l'autore per l'invio di un esemplare, pur apprezzandone le capacità; il G. l'inviò ...
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MANFREDI, Gabriele
Luigi Pepe
Nacque a Bologna il 25 marzo 1681 da Alfonso e Anna Maria Fiorini.
Il padre, originario di Lugo, era un notaio provvisto di buona cultura e scelse per i figli i migliori [...] a Padova, dove dal 1707 al 1713 insegnò matematica Jacob Hermann, allievo di Jacob Bernoulli, chiamato su interessamento diretto di Leibniz. Hermann ebbe allievi di eccezione, come G. Poleni, J. Riccati, B. Zendrini, A. Conti e A. Zeno.
A Bologna il ...
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GIORDANO, Vitale
Cesare Preti
Nacque a Bitonto, in terra di Bari, il 15 ott. 1633 da Francesco e Minerva Torriero. Passò l'infanzia e la giovinezza nella città pugliese, dove fu avviato alla carriera [...] quando fu a Roma durante il suo viaggio in Italia del 1689-90. Dall'incontro derivò uno scambio epistolare (due lettere del Leibniz e una del G.), il cui tema principale è l'Euclide e la definizione di linea retta ivi contenuta.
Il ventennio che ...
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BONOMO, Gabriello (al secolo Giovanni Battista)
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Nicosia (Enna) il 13 apr. 1694, da famiglia agiata. Completata in casa l'istruzione elementare, iniziò a quindici anni [...] , sostituendo alla vecchia cultura aristotelico-scolastica i più solidi risultati della nuova scienza e introducendo la lettura di Leibniz e Newton.
Frattanto una casuale lettura di Euclide aveva tanto appassionato il B. alla matematica che'essa era ...
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LAGRANGE, Giuseppe Luigi (Joseph Louis)
Luigi Pepe
Nacque a Torino il 25 genn. 1736 da Giuseppe Francesco Lodovico e Teresa Gros, primogenito di undici figli.
La famiglia era originaria della regione [...] di due funzioni. Il risultato della ricerca era, comunque, ben noto, pubblicato in particolare nel Commercium epistolicum tra G.W. Leibniz e Johann Bernoulli (Losanna 1745).
Lo stesso anno il L. iniziò la lettura di uno dei grandi libri di Eulero (L ...
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BOMBELLI, Raffaele
Mario Gliozzi
Matematico e ingegnere idraulico del sec. XVI.
Se ne ignorano i luoghi e le date di nascita e di morte; le poche notizie sulla sua vita provengono dall'unica sua opera [...] approfondito alcune parti, la giudicava "perelegantem" e "egregium certe artis analyticae magistrum" il suo autore (Briefwechsel von G. W. Leibniz mit Mathematikern, a cura di G. Gerhardt, Berlin 1899, pp. 559, 552).
Opere: L'algebra. Opera di R. B ...
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DE MARTINO (Di Martino), Nicola Antonio
Pietro Nastasi
Nacque a Faicchio (BeneventO) il 3 apr. 1701 da Cesare e Agata Ferrari. Compiuta la prima istruzione nel seminario di Cerreto, la famiglia, di [...] formazione dei giovani. Su tale posizione, del resto, come mostrano gli studi recenti, si erano andati attestando sia Newton sia Leibniz, e che non si trattasse di residui "passatisti" lo dimostra il fatto che il D. è perfettamente al corrente degli ...
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DE MARTINO (Di Martino), Pietro
Pietro Nastasi
Fratello di Nicola Antonio, nacque a Faicchio (Benevento) il 31 maggio 1707 da Cesare e Agata Ferrari.
Compiuta la primissima istruzione nel seminario [...] da un breve riassunto della preistoria del problema (da Aristotele a Snell) per riferire poi la posizione dei più recenti, da Leibniz a Huygens, da Varignon a Wolff. P. de Fermat, ammettendo contrariamente a Descartes che la velocità della luce è più ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] con il padre camaldolese Guido Grandi, lettore di filosofia nello Studio pisano oltre che matematico molto noto e apprezzato da Leibniz e da Newton per il suo tentativo di rifondare il galileismo conciliandolo con le teorie fisiche newtoniane e con l ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...