VROOM, Handrik Cornelisz
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Haarlem nel 1566, vi morì nel 1640. Fu uno dei primi pittori di marine della scuola olandese e della sua generazione anche il principale. In [...] Fr. Spierinck di Delft (la serie è conservata al palazzo municipale di Middelburg). Altri arazzi seguirono per la città di Leida nel 1603, per quella di Haarlem nel 1611.
Nei quadri di Vroom manca l'elemento atmosferico. Egli ritrae minuziosamente le ...
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SHĚMŪ'ĒL HA-NĀGĪD (Shĕmū'ēl ha-Lēvī ben Yōsēf, Shĕmū'ēl ibn Nagdēlah [erroneamente detto da alcuni ibn Nagrelah])
Umberto Cassuto
Poeta e erudito ebreo, nato nel 993 a Cordova, morto nel 1055 a Granata, [...] ebraica dall'originale arabo, pubblicata più volte, spesso nelle edizioni del Talmūd (traduzione latina di C. L'Empereur, Leida 1633); un compendio delle decisioni giuridiche talmudiche, parte in linguaggio talmudico e parte in arabo, di cui sono ...
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ṬARAFAH
Francesco Gabrieli
. Poeta arabo preislamico (sec. VI d. C.), della tribù dei Bakr. La sua vita è avvolta di leggende, molte delle quali lo mettono in rapporto con il re di al-Ḥīrah ‛Amr ibn [...] (v.), con la descrizione minutissima della cammella. Essa è stata più volte edita (la prima volta in Europa da J.J. Reiske, Leida 1742; poi dall'Arnold, dall'Abel, dal Rescher, ecc.) e tradotta in lingue europee (v., per es., B. Geiger, in Wiener ...
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VALENZIANI, Carlo
Giovanni VACCA
Orientalista, nato in Roma il 5 marzo 1831, dottore in filosofia (1847) e in legge (1850), professore di lingua cinese e giapponese nell'università di Roma, morto in [...] le drame et les chroniques japonaises (Ginevra 1893); Proverbi giapponesi, raccolti e commentati (Roma 1897).
Bibl.: I. Guidi, Rend. Acc. Lincei, 1897, p. 333; H. Cordier, Les études chinoises, Leida 1898; Riv. di studi orientali, V (1913), p. 316. ...
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DOMBURG
A. W. Byvanck
Villaggio dell'isola di Walcheren sulla foce della Schelda orientale (la imboccatura della Scheldis dell'epoca romana). Ivi sulla spiaggia, dopo una forte tempesta, furono scoperti [...] un incendio. Pochi frammenti sono conservati nel museo di Middelburg, mentre due altari di minore importanza si trovano al museo di Leida ed un terzo a Bruxelles. Gli altari di D., importanti per la storia della religione e del traffico come per la ...
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Città dei Paesi Bassi (96.058 ab. nel 2008) fra l’Aia e il fiume Mosa, in comunicazione con questo e con il Reno per mezzo del canale dello Schie. È circondata e attraversata da canali. Molto sviluppata [...] una decorazione originale, turchina su fondo bianco e, più rara, su fondo nero. Decadde economicamente per la concorrenza di Leida nell’industria della lana e di Rotterdam nel commercio.
Ha l’aspetto di una tipica città commerciale del Seicento ricca ...
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Nome di tre giuristi olandesi di origine tedesca. 1. Anton I (n. Frankenberg, Assia, 1564 - m. 1637) trasferì la famiglia dalla Germania in Olanda; fu prof. a Herborn (1594), Marburgo (1605), Groninga [...] molto ammirato nel sec. 18º. 3. Anton III (n. Groninga 1635 - m. 1710), figlio del precedente, fu prof. a Utrecht (1659) e a Leida (1672): scrisse numerose opere di diritto romano e olandese, tra cui De probationibus (1678) e De servitutibus (1686). ...
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GOLDZIHER, Ignácz
Giorgio Levi Della Vida
Insigne islamista, nato a Székesfehérvár in Ungheria il 22 giugno 1850, morto a Budapest il 13 novembre 1921. Oltre all'istruzione tradizionale ebraica, ricevette [...] des Ġarwal b. Aus al-Ḥutej'a, in Zeitschr. d. deutschen morgenl. Ges., XLVI, 1893; Abhandlungen z. arab. Philologie, voll. 2 (Leida 1896-99); Le livre de Mohammed ibn Toumert, Mahdi des Almohades (Algeri 1902); Die Religion des Islams e Die islam. u ...
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STEFANO bar Ṣūdhaylē
Giuseppe FURLANI
Nativo di Edessa, fu monaco monofisita di lingua siriaca, contemporaneo di Giacomo di Serūgh e di Filosseno, del sec. VI d. C. Passato a studiare in Egitto, vi [...] espongono la sua dottrina panteistica.
Bibl.: A. L. Frothingham, St. bar S., the Syrian mystic and the Book of Hierotheos, Leida 1886; G. Furlani, Unmanoscritto beirutino del Libro di Ieroteo di St. bar S., in Rivista degli studi orientali, XI, pp ...
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. Antica città al confine del Lazio verso la Sabina, tra Fidene ed Eretum, tanto che da Plutarco (Rom. 17, 1) è annoverata fra le città sabine. Dionigi d'Alicarnasso (II, 36, 53) e la Origo gentis Romanae [...] V, 81), si debba riferire alla caduta dei Decemviri o alla secessione della plebe sul Monte Sacro.
Bibl.: F. Cluverio, Italia Antiqua, Leida 1624, p. 658; A. Nibby, Analisi dei Dintorni di Roma, Roma 1859, I, p. 524 sgg.; C. Hülsen, in Pauly-Wissowa ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...