SADOWSKI (Sadowsky), Fanny
Raffaella Di Tizio
SADOWSKI (Sadowsky), Fanny. – Nacque a Mantova il 12 novembre 1826 da Francesco, capitano polacco al servizio dell’Austria, e da Isabella Tacchi, originaria [...] nella compagnia Zannoni e Coltellini; nel 1850 si associò con Giuseppe Astolfi e, per pochi mesi, con Morelli.
Nel 1852 LeoneFortis scrisse su sua richiesta un dramma, Cuore ed arte, la cui protagonista Gabriella di Teschen era per molti versi un ...
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SACCHETTI, Roberto.
Francesco Lioce
– Nacque a Torino il 7 giugno 1847 da Teodoro, restauratore di quadri e modesto pittore, e da Rosa Pasta.
Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza li trascorse insieme [...] pieno al giornalismo. Entrato nella redazione del Pungolo, l’organo di stampa del moderatismo lombardo diretto da LeoneFortis, Sacchetti abbandonò definitivamente l’avvocatura.
Oltre al Pungolo, di cui fu redattore capo, collaborò con alcune tra ...
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POZZA, Giovanni Francesco Natale
Alberto Bentoglio
POZZA, Giovanni Francesco Natale. – Nacque a Schio (Vicenza) il 14 novembre 1852 dall’ingegnere Giovanni Battista e da Emilia Nazzari. In giovane età [...] gli studi universitari per dedicarsi al giornalismo, entrando da subito nella redazione de Il Pungolo su invito del direttore LeoneFortis, che gli affidò la critica teatrale e la traduzione di romanzi di appendice. Fondò poi il periodico letterario ...
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UBERTI, Giulio
Maria Teresa Mori
– Nacque il 5 settembre 1806 a Brescia da Uberto, impiegato pubblico, e da Marianna Albrizzi. Ebbe due fratelli, Giacomo e Vincenzina. Il padre morì per colera nel 1836.
Visse [...] alla delusione per l’amore impossibile nei confronti di una giovane inglese cui dava lezioni di declamazione.
LeoneFortis, pochi giorni dopo, dedicandogli nell’Illustrazione italiana (1876) una delle sue Conversazioni, ne parlava con rispetto e ...
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ANDREOLI, Carlo
Riccardo Allorto
Nato a Mirandola l'8 genn. 1840, iniziò giovanissimo lo studio del pianoforte e dell'organo con il padre, Evangelista, e i suoi progressi furono così rapidi da esordire [...] menti più elette che contava la Milano post-risorgimentale, da Tranquillo Cremona a Emilio Praga, da Filippo Filippi a LeoneFortis, da Ruggero Bonghi a Paolo Ferrari, era anche l'Andreoli.
Per attuare più direttamente questa diffusione, l'A. fondò ...
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BARAVALLE, Carlo
Maria Luisa Scauso
Nato il 21 genn. 1826 a Como, studiò a Milano e poi a Gorla Minore, dove fu allievo di Giuseppe Sirtori, ancora sacerdote. In seguito si iscrisse alla facoltà di [...] pubblicate, spesso sfidando la censura austriaca per la massima parte in vari periodici nulanesi, come Il Pungolo illustrato, diretto da LeoneFortis, L'uomo di pietra, Cosmorama, Quel che si vede e non si vede, Solitudine.
Le prime satire in versi ...
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LEONE
Andrea Bedina
Nacque probabilmente intorno agli anni Sessanta del secolo X. Divergenti i pareri in merito alle sue origini.
Tra Otto e Novecento si suppose che L. fosse tedesco e che avesse trascorso [...] III a intuire e a valorizzare le capacità di Leone.
Nel 998, negli anni della cosiddetta Renovatio Imperii, Santo, nella documentazione viene menzionato con l'appellativo di "fortis" e anche quale logotheta e protoscriniarius della Chiesa di Roma ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] pp. 44-63, 229243, 292-414 t. 27, pp. 362-374, 521-533 L. Fortis, F. C., Roma 1895 G. Arcoleo, C., Palermo 1905 G. Castellini, C., Firenze il num., è dedicato al C.) P. Levi (L'Italico), Da Leone XIII a F. C. Il card. d'Hohenlohe nella vita italiana, ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] rabbi. L. M.’s Life of Judah, trad. e cura di M.R. Cohen, Princeton 1988; Vita di Jehudà. Autobiografia di Leon Modena rabbino veneziano del XVII secolo, trad. di E.M. Artom, introduzione di U. Fortis, note di D. Carpi, a cura di E. Rossi Artom - U ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] - di Varmondo d'Ivrea, esalta quest'ultimo come "Leonis Vercellensis [ ... ] assecula" - come gregario, dunque, del grande Leone, il "leo fortis, leo ammirabilis, Poliphemum qui prostravit" (Benzone, Ad Heinricum IV imp. libri VII, in Mon. Germ. hist ...
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