ANDREA d'Isernia, il Giovane
Roberto Abbondanza
Figlio primogenito di Roberto, cavaliere e professore di diritto civile nato dal maggiore Andrea d'Isernia e premortogli combattendo in Toscana al seguito [...] , venivano condannati a morte, al sequestro dei loro beni e alla distruzione delle loro case, come rei di un delitto di lesamaestà.
Dal D'Afflitto e da molti scrittori la morte cruenta di A. d'Isernia il Giovane, fu erroneamente riferita, sotto la ...
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BOZZUTO (Buzzuto), Giovanni (Giovannello)
Clara Gennaro
Appartenente a una nobile famiglia napoletana, nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XIV da Nicola, fratello dell'arcivescovo [...] ricordano Nicola, Palamede, Flaminio, Maria e Cecilia. Nel 1414 lo troviamo imprigionato nel castello di Bari sotto accusa di lesamaestà, come si desume da un documento, con il quale gli ufficiali del fisco della città pretendevano che i cittadini ...
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Montanelli, Giuseppe
Patriota (Fucecchio, Firenze, 1813 - ivi 1862). Laureatosi in giurisprudenza nel 1831 a Pisa, si trasferì per il tirocinio a Firenze dove entrò in contatto con Vieusseux. Iniziò [...] granduca resero vana la sua opera, costringendolo a trasformare il volontario soggiorno in esilio. Coinvolto nel processo di lesamaestà per i fatti del 1849, fu condannato in contumacia all’ergastolo. Negli anni dell’esilio pubblicò alcuni scritti ...
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tortura
Coercizione fisica applicata a un imputato per estorcergli una confessione. La t. fu praticata nel mondo antico: ne abbiamo diverse testimonianze per l’Oriente; in Grecia e nella Roma repubblicana [...] : a Roma, in particolare, con l’accentuarsi dell’assolutismo se ne estesero i casi di applicazione, oltre che ai rei di lesamaestà, agli operatori di magie e ai rei di falso. Con la fine dell’impero romano d’Occidente nel complesso l’uso della ...
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Pietro della Vigna (o Pier delle Vigne)
Pietro della Vigna
(o Pier delle Vigne) Politico (Capua 1190 ca.- presso Pisa 1249). Studiò a Bologna; presentato (1225) a Federico II da Bernardo arcivescovo [...] Federico e fu arrestato a Cremona per ordine sovrano; trasferito in catene di città in città, fu accecato con l’accusa di lesamaestà. Sembra che non morisse subito, ma che si desse la morte ferendosi la testa, presso Pisa. Tra i cronisti che lo ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] D., ad offrirgli, anzi la "pace", dichiarando non lesa dal funesto episodio la cordialità dei rapporti intercorrenti tra le la cenere, la storia costellata di "cadaveri di regni", la maestà del cosmo, i fremiti devoti.
Autore per "passatempo" s' ...
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CORRENTI, Cesare
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 3 genn. 1815 da Giuseppe, di "antica famiglia patrizia" (Massarani, p. 21)e da Teresa Gerenzani.
Le non floride condizioni della famiglia non impedirono [...] che videro nella sua nomina a primo segretario di Sua Maestà per l'Ordine Mauriziano la ricompensa ottenuta per aver mutato 4 ott. 1888 nella sua villa di Solcio, nel comune di Lesa (prov. Novara), sul lago Maggiore. Nel 1929 la salma fu trasportata ...
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GRIMANI CALERGI, Vettor
Gino Benzoni
Primogenito di Vincenzo Grimani (1588-1647) di Pietro e di Marina di Vettor Calergi, nacque a Venezia il 21 sett. 1610.
Dei Grimani di S. Maria Formosa il padre [...] il G. abate di S. Zeno - non tanto quale parte lesa, quanto, piuttosto, quale ingordo faccendiere che, puntando sul G., ha " dei decreti del Consiglio dei dieci, con vilipendio della "maestà del principe", con "scandalo et pessimo esempio" per la ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...